I limiti della musica odierna ▷ “Non si può replicare l’emozione del passato per un motivo tecnico”

L’apparato tecnologico che oggi viene utilizzato dalla stragrande maggioranza delle persone influisce anche sulla qualità della musica, prodotta e riprodotta. La crescente portatilità va a discapito della qualità musicale che ha bisogno di determinate caratteristiche tecniche per poter essere fruita al meglio. “Oggi c’è molto interesse nell’audio di qualità e anche nell’autocostruzione, ma la musica di oggi non è ai livelli di emotività della musica di qualche anno fa, ma addirittura è anche registrata male”. Fabio Duranti prosegue spiegando i motivi tecnici dietro questo assunto: “Oggi si usano processori per stare a livelli elevati. Cioè è chiaro che per farla suonare bene dentro gli apparati schifosissimi, che può essere un cellulare, un tablet, una cosa del genere, per farli suonare lì e quindi da questi micro-altoparlanti, questi trasduttori che sono, per carità, per quanto sono piccoli fanno un lavoro eccellente, ma non riusciranno mai a dare le emozioni di un vero trasduttore ovvero di un vero altoparlante che segue le leggi della fisica naturale delle nostre orecchie. Per farli suonare bene è necessario processare l’audio in un certo modo e quindi distruggiamo la dinamica distruggiamo tutto quello che poi è l’emozione l’emotività che l’emozione la dà la dinamica del suono. Quando io ascolto un cantante, una musica, uno strumento, qualsiasi cosa, un qualsiasi prodotto audiovisivo, io ho bisogno di dinamica, ma sia nell’audio che nel video. Mi deve dare un’emozione. Se io sto sussurrando, devo sentire un sussurro. Se poi urlo o strillo, o canto, o c’è una nota particolarmente alta e emotiva, vibrata in un certo modo, io devo ascoltare quello. Il lusso oggi è vivere la vita che vogliono far vivere, a spendere soldi a raffica, uno dietro l’altro, a vivere di un qualcosa che è a noleggio continuo, costante, ma non avere mai nulla. Al 2030 nessuno sarà proprietario di nulla, però saremo tutti felici secondo loro. Ma questi sono fuori di testa.

Dello stesso avviso Alberto Contri: “La musica che ascoltiamo con questi device che, ripeto, fanno di tutto, però è talmente tutta compressa che si perdono le sfumature. E quindi come se tu vedessi un arcobaleno con un terzo dei colori che ci sono dentro. E che cosa succede? Che questi ragazzi che non sentono più dei suoni come si deve, alla fine per emozionarsi con il suono vanno in discoteca dove si sentono in realtà suoni tribali“.

Frajese allarga il discorso: “C’è l’amplificatore di bellezza nel mondo che oggi è quello che manca. E la bellezza si reclina attraverso la gentilezza, attraverso l’arte, attraverso il fare, attraverso il dire, ma soprattutto attraverso l’esempio. Abbiamo un disperato bisogno, soprattutto per quello che riguarda i giorni, di poter produrre dei modelli che siano concreti, che siano reali, che siano in qualche maniera visibili, perché ciò che veramente oggi ci lascia senza una speranza è il fatto di credere che esista un solo modello di essere umano, che è quello che segue il profitto e l’approfitto, e non esiste nient’altro. Sembra quasi che se una persona invece utilizza la verità, utilizza la gentilezza, cerca di essere il meglio che può, per il prossimo sia il retaggio di un passato che non deve neanche lontanamente esistere, né essere mai visto”.