Jerry Calà è stato uno dei simboli degli anni ’80, un attore, regista, comico e produttore che vanta ben 56 anni di carriera. Tra i film più noti in cui ha recitato, ricordiamo Vita Smeralda, Torno a vivere da solo e Vacanze di Natale. E si sa, quando si pensa a Jerry Calà non si può non pensare a “libidine“: la celebre parola che l’artista pronunciò nel film “Bomber“.
Dopo oltre 50 anni di carriera alle spalle, gli spettacoli di Jerry Calà non si fermano e l’artista continua ad esibirsi in giro per tutto lo stivale. Il Tour UNA VITA DA LIBIDINE è iniziato il 31 Marzo e si concluderà l’8 Settembre 2024 e tocca le piazze e i locali più belli di tutta Italia. “Mi esibisco davanti a 4, 5, 6 mila persone. E’ una soddisfazione sentire i boati di risate piuttosto che gli applausoni, oppure 5.000 persone che cantano tutte insieme, insomma, quella è la vera libidine. Quindi il tour sta andando da Dio” commenta Jerry Calà. “Tra i locali più belli d’Italia, naturalmente c’è il mio, La Capannina, dove sarò adesso e il 18 agosto festeggerò il compleanno del locale. Poi un altro appuntamento bellissimo, dove ho unito la vacanza al lavoro è all’Isola della Maddalena. Farò un concertone in piazza che sarà molto molto divertente”.
Il film “Chi ha rapito Jerry Calà” è uscito nelle sale nel 2023 e vuole essere un tributo un po’ al cinema degli anni ’80, per ricordare la spensieratezza e l’allegria di quel periodo. “E’ costruito con una con un’idea originale, con una bella sceneggiatura e con delle belle musiche. E’ molto divertente, in parte è un metafilm nel senso che io interpreto me stesso: vengo rapito da un gruppo di rapitori un po’ improvvisati a Napoli che pensano che facilmente avranno un riscatto dai miei amici Mara Venier, Massimo Boldi. Ma le cose non andranno così lisce. Il film è stato girato tutto a Napoli ed è interpretato da un cast napoletano di attori bravissimi, da Sergio Assisi a Barbara Foria a Maurizio Casagrande”.
La differenza tra gli anni ’80 e oggi
Non solo più allegria e spensieratezza, ma soprattutto meno politicamente corretto. Negli anni ’80 era molto diversa la comicità così come era molto diverso il modo di vivere degli italiani. Forse esisteva più libertà di esprimersi? Secondo Jerry Calà sì. “Senz’altro, dal punto di vista dell’espressione nei film eravamo completamente liberi, non c’era lo spettro del politicamente corretto che oggi fa un po’ in modo che i comici si autocensurino. E’ veramente diventato molto difficile districarsi nelle battute, c’è sempre il rischio di offendere qualcuno, però secondo me è ora di dire anche basta.
La comicità non umilia e non offende mai nessuno, i comici praticamente vanno lasciati in pace e il senso of humour è un dono di Dio, bisogna pregare di averlo e chi non ce l’ha sono fatti i suoi. Proprio per questo motivo il Papa ci ha riunito lo scorso mese in Vaticano. C’erano 110 comici da tutto il mondo, fra i quali mi onoro di essere stato scelto”.
La comicità di oggi
Secondo l’artista ai comici di oggi non manca nulla, in Italia abbiamo degli attori bravissimi. Se esiste una differenza tra la comicità di ieri e quella di oggi è da rintracciare nei copioni e nelle storie. “Sulla bravura non si discute. Forse mancano degli spunti nuovi come allora che noi avevamo trovato”.
Come è nata la libidine? C’entra Bud Spencer
Nei suoi 56 anni di carriera Jerry Calà ha collaborato con tantissimi artisti, molti dei quali internazionali. E’ il caso del film Bomber, nel quale l’artista ha recitato insieme all’iconico Bud Spencer. “In quel periodo io facevo parte del gruppo de “I gatti di Vicolo Miracoli“, il mitico gruppo di cabaret. Non avevo il coraggio di lasciarli e quando finivo le riprese di Bomber, andavo di nascosto nella notte a fare le serate. Al che Bud Spencer se ne accorse: un giorno mi aspettò seduto nella notte, sul divano e con le braccione conserte. E con il dito mi fece “No, non puoi, devi scegliere perché sennò poi la mattina non sei al 100% per far ridere nella pellicola, hai capito?”. E quindi mi diede poi il coraggio di lasciare il gruppo, che fu un momento doloroso però necessario”.
Ma com’è nata la libidine, com’è divenuto il tormentone che è oggi? C’entra proprio il film con Bud Spencer. “Durante quel film c’erano tre momenti di combattimento di pugilato, allora il regista mi disse di trovare tre cose da dire perché ci sarebbe stato un pugno forte e un altro ancora più forte da dare e poi il K.O. Allora a me mi venne in mente la parola “libidine, doppia libidine e libidine coi fiocchi”!