Arriva con grande sorpresa il primo oro italiano alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ad aprire le danze è Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana: l’atleta varesino regala all’Italia il settimo posto provvisorio nel medagliere di queste olimpiadi chiudendo la sua gara in in 59″03 lasciandosi alle spalle l’inglese Adam Peaty e l’americano Nic Fink (entrambi con il tempo di 59″05).
Stefano Agresti, vicedirettore della Gazzetta dello Sport, ha commentato ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News l’impresa di Martinenghi: “È una grande impresa quella di Martinenghi, perché Peaty, che è arrivato secondo a due centesimi, è un fenomeno assoluto. Aveva vinto due medaglie d’oro nelle Olimpiadi preliminari. Tra l’altro, la sua storia è una storia meravigliosa di ripresa, di riscatto, di rinascita: ha avuto problemi molto seri di depressione, si è ripreso ed è tornato un grande campione. Devo dirti che ieri, a margine della vittoria di Martinenghi, che come diceva Furio, non è arrivata con un grande tempo, ma in queste gare conta chi arriva primo, non il tempo che fa, ovviamente, nelle Olimpiadi. La cosa più bella è che ci sono due cose che mi hanno colpito dopo la gara. La prima è il bacio di Peaty e Martinenghi. Quello è uno sport, come tutti gli sport, ma lo sport individuale forse ancora di più, è uno sport terribilmente competitivo. Peaty, che è il grande battuto, passa accanto a Martinenghi mentre sta parlando in tv e gli dà un bacio e una carezza. Secondo me, è un grande messaggio di sport ed è anche un grande messaggio di vita da un certo punto di vista.
L’altra cosa che mi ha colpito sono le parole di Martinenghi: lui ringrazia tutti e, a un certo punto, dice qualcosa che sembra un dettaglio, ma non lo è, a mio avviso. Ringrazia perfino chi lo sta intervistando, dicendo: “Grazie anche a voi, perché parlate di noi, perché fate sapere le cose di noi, anche quando le cose non vanno bene.” Ho pensato che un calciatore in quella circostanza magari avrebbe detto: “Voi ci avete criticato e noi siamo stati più forti”, ma Martinenghi ha avuto un approccio diverso e più positivo“