Primo giorno di ritiro della Lazio, il report ▷ “Ecco qual è la differenza tra Baroni e Sarri”

Il primo giorno di ritiro della Lazio è arrivato. I biancocelesti sono partiti nella giornata di ieri per recarsi a Auronzo di Cadore, qui si svolgerà l’allenamento prima del campionato. La grande assenza di Ciro Immobile si è fatta notare, dopo aver detto addio alla squadra pochi giorni fa. Il primo allenamento si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri, mentre oggi è la prima giornata con la doppia seduta. Tra le aspettative per questa nuova Lazio, c’è anche il fermento in merito al nuovo allenatore Marco Baroni. L’entusiasmo in campo è grande: in diretta da Auronzo di Cadore, le inviate Martina Santoro e Arianna di Pasquale.

La differenza tra Baroni e Sarri

“La differenza con Sarri? E’ nelle modalità con cui Baroni approccia il lavoro”, riferisce l’inviata Martina Santoro. “E’ un allenatore che si trova al centro del campo, mentre Sarri si defilava sempre un pochino e faceva svolgere un po’ del lavoro anche a Martusciello. Credo che Baroni voglia dare a questi ragazzi anche la serenità di esprimersi, e si rende molto disponibile al dialogo anche durante gli esercizi.
Richiama alcuni calciatori e li riporta ad alcune nozioni che gli ha dato negli allenamenti precedenti.

Per esempio, oggi ha richiamato Pellegrini per una postura non proprio corretta e lo ha corretto facendogli capire cosa stesse accadendo. La differenza sta anche nella gestione del pallone: Baroni concede i tre tocchi e la serenità di andare in conduzione, mentre con Sarri c’era l’obbligo di toccare il pallone non più di due volte. Concede ai suoi calciatori un po’ più di tranquillità in più ma allo stesso tempo rapidità di pensiero, che servirà per alzare i ritmi di questa Lazio e approcciare a quelle che saranno le gare di campionato”.

I commenti a caldo

“La Lazio ha preso un allenatore che dà più libertà nella fase offensiva, e dà più spazio alla fantasia. Anche nei giocatori, Baroni ha scelto di dare spazio all’inventiva, e dopo due anni e mezzo di Sarri era questo che serviva alla squadra. Il 70% dei giocatori nuovi è una buona cosa” commenta Nando Orsi.

“Considero Baroni un bravo allenatore, e ho delle referenze da Pantaleo Corvino che ci ha lavorato a Lecce e me ne ha parlato benissimo: in termini di cultura del lavoro, serietà e umanità. Merita il massimo rispetto e appoggio. Il ritiro dell’anno scorso era viziato dal fatto che la Lazio era arrivata al secondo posto e molti giocatori avevano perso quella fame e stimoli che avevano un tempo. Ora quello stimolo è stato ritrovato e sono contento”, commenta Alessandro Vocalelli.

“Non ho dubbio che lavori bene e che lasci molta creatività, io credo che al momento il suo impegno sia soprattutto quello di riportare entusiasmo e noi sappiamo che per la Lazio è come portare acqua su Marte. Un lavoro molto difficile che seguiremo con grande partecipazione. Il primo ostacolo di questa stagione è proprio ritrovare l’entusiasmo”, commenta Franco Melli.

“Dei nuovi abbiamo visto ieri soltanto Noslin, mentre Dele-Bashiru non è stato in campo con i compagni ma lavorava per aggregarsi il prima possibile. Baroni tra ieri e oggi ha provato molti ragazzi anche della Primavera. Li stanno alternando, almeno in queste prime ore. Si sono alternati i big e le riserve o i calciatori che sono rientrati al momento come Kamenović, spiega Arianna di Pasquale.