Le conferenze stampa di Spalletti e Gravina hanno portato un sensibile aumento di polemiche e delusione che tengono vivo il fuoco delle critiche a margine del disastroso Europeo disputato dalla Nazionale italiana. Le analisi sulle parole dei vertici della squadra azzurra hanno deluso tutti, la possibilità di fare un passo indietro non è stato minimamente paventato dai due, Furio Focolari: “I tifosi all’unanimità chiedono le dimissioni di Spalletti, si dovrebbe dimettere anche Gravina, ma come previsto nessuno si è dimesso. C’è da costruire, il rischio che andremo avanti male e che non ci qualificheremo al Mondiale c’è. Spalletti è bravo come allenatore ma se va nel pallone perde la testa e non riesce a rimetterla apposto”.
Di diverso avviso Gianni Visnadi: “Io vi inviterei ad andare a rileggere i giornali e a rivedere cosa dicevano le televisioni. C’era un entusiasmo che non si sa dove appoggiasse. Neanche io mi aspettavo le dimissioni, penso che non servirebbero quelle di Spalletti. Un allenatore migliore oggi non c’è per la nostra nazionale. Deve imparare a fare il commissario tecnico. Dobbiamo ripartire da Spalletti“.
Stefano Agresti mette il focus sulle responsabilità di Gravina: “Con questa Nazionale non si può essere sicuri di andare al Mondiale. Inquietante per il nostro calcio, ma sarebbe supponente pensare che dobbiamo andarci per forza. A me colpiscono molto i toni di Gravina. Il capo della nave deve assumersi responsabilità mentre lui cerca solo scuse. Gli impegni delle nazionali ci sono per tutti. Oggi abbiamo un presidente federale che non ha nemmeno chiesto scusa per il disastro successo in Germania, dopo l’Europeo vinto c’è una non qualificazione ai Mondiali e un Europeo indecoroso. Dieci minuti dopo l’eliminazione con l’Uruguay Abete si è dimesso, dopo la non qualificazione ai mondiali di Russia Tavecchio si è dimesso e oggi sembra quasi che dobbiamo ringraziare Gravina”.