Tutta l’incoerenza dei Verdi su von der Leyen bis ▷ Balzano: “Con che coraggio parlano di Ucraina?”

La rielezione di Ursula Von der Leyen era prevedibile, nonostante le previsioni negative iniziali. La leader della Commissione Europea ha ottenuto il si del Parlamento, nonostante la girata di spalle di Giorgia Meloni. Ad essere determinanti nella vittoria di Ursula, sono stati i Verdi (circa 45 su 53) che come avevano anticipato hanno votato a suo favore. Una decisione che però ha delle contraddizioni, perché se i Verdi appoggiano la green economy tanto osannata dalla Von der Leyen, è pur vero che quando si parla di Ucraina sembrano non interessarsi dei danni irreparabili che la guerra potrebbe apportare al territorio.

“Questo è il problema di questa classe dirigente, è una classe dirigente totalmente inetta, che non ha un minimo di coerenza e un minimo di visione” commenta il Sindacalista Savino Balzano. “Questa Unione Europea è tutto fuorché ciò che professa di essere. I Verdi appoggiano Ursula Von der Leyen che parla del green e poi dall’altro lato perseguono una politica sulla crisi internazionale in Ucraina che sta letteralmente dilaniando un territorio che era il granario d’Europa.

Il 40% dei terreni agricoli in Ucraina non sono più coltivabili, e risulta che nel mare non si possa più pescare. Poi questi babbei dicono: ‘Votiamo Ursula Von der Leyen perché ci fa il Green Deal‘”. I danni della guerra saranno infatti irreversibili e le bombe e le esplosioni produrranno una contaminazione del suolo che andrà avanti per decenni. La contraddizione tra l’inquinamento che sta producendo il conflitto russo ucraino e le cosiddette politiche green, è grande.

La pressione fiscale

Il salario minimo legale in Europa arreca da sempre grande dibattito e ad oggi resta ancora un tema complesso da trattare. Una delle ragioni per le quali non potrebbe ad oggi essere possibile, precisa Balzano, è che la natura delle nostre retribuzioni è la conseguenza dalle politiche aggressive dell’Unione Europea.

“Il fatto che noi abbiamo un sistema di imposizione fiscale iniquo, secondo me è assolutamente evidente. L’Italia ha una grande fetta della popolazione di questo paese che è vessata dall’imposizione fiscale. Parlo dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, dei redditi più fragili, che sono vessati dal nostro sistema di pressione fiscale che è assolutamente iniquo“.

Un sistema che strozza tutti, precisa Balzano, anche chi ha un salario più alto tanto da potersi permettere la seconda casa al mare, ma su cui poi ci deve pagare l’Imu. “Mentre poi magari abbiamo i grandi patrimoni e i grandi capitali che se la scappottano molto agevolmente”.

La tassazione dei capitali infatti non solo pesa sulle spalle dei cittadini, ma poi produce un effetto boomerang per cui i capitali vengono spostati in nei paradisi fiscali. E questo lo sappiamo, va solo a peggiorare le cose. “In un sistema di libera circolazione dei capitali, come quello dell’Unione Europea, se tu vai a tassare pesantemente i capitali, i capitali vanno facilmente in un altro paese”.