Ursula parte 2: le promesse di von der Leyen prima della vittoria. “Estremismi”, Orban e legge sul clima

E alla fine vince von der Leyen.
Il voto dei deputati dell’Europarlamento ha consentito il secondo mandato consecutivo. Così per altri cinque anni Ursula von der Leyen sarà la Presidente della Commissione europea, nonostante una pesante bocciatura da parte del Tribunale europeo sui contratti dei vaccini. “Non ha concesso al pubblico un accesso sufficientemente ampio ai contratti di acquisto di vaccini”. Una sentenza contro la von der Leyen arrivata proprio alla vigilia del voto. Pare non aver influito troppo sulla decisione degli europarlamentari scelti alle elezioni europee di inizio giugno. 401 i voti a favore su un totale di 707 votanti. Contrari 284, 15 astensioni e 7 schede nulle.
Su cosa avrà convinto? Forse su quello che von der Leyen ha detto prima del voto.

Il discorso

Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L’Europa è davanti ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia. Dobbiamo rendere le imprese più facili e veloci in Europa. Metterò velocità, coerenza e semplificazione tra le principali priorità politiche ogni commissario avrà il compito di concentrarsi sulla riduzione degli oneri amministrativi e sulla semplificazione dell’attuazione: meno burocrazia e rendicontazione, più fiducia, migliore applicazione, autorizzazioni più rapide“.
Ursula von der Leyen poi annuncia: “Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo“.

Da promuovere anche la “competitività“, che secondo von der Leyen “ha bisogno di una forte spinta: i fondamenti dell’economia globale stanno cambiando. Chi resta fermo resterà indietro, chi non sarà competitivo sarà dipendente. La corsa è aperta e voglio che l’Europa cambi marcia“.

Arriva poi una critica a Viktor Orban, che nelle settimane scorse ha fatto visita ad alcuni dei maggiori leader del mondo, tra cui Putin e Zelensky, per cercare di formulare la pace. “Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca“, commenta von der Leyen.
Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni.
Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Ue sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario
“.

Spinta al green e al taglio delle emissioni di gas serra “del 90% entro il 2040. Sarà scritto nella nostra legge UE sul clima“.
Arriva la condanna su quanto accade a Gaza: “Lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi, qui e ora. L’umanità non può sopportare oltre. La soluzione a due Stati è il modo migliore per garantire la sicurezza, per entrambi, israeliani e palestinesi. La gente della regione merita la pace e la prosperità, e l’Ue sarà con loro“.

Dobbiamo impedire che attori esterni interferiscano con i nostri processi democratici, la Commissione europea proporrà uno scudo democratico europeo. Oggi le nostre democrazie sono in pericolo, i nostri giornalisti, di cui plaudo il lavoro, stanno affrontando casi di spionaggio e campagne di disinformazione da parte di attori stranieri, soprattutto russi e cinesi. Mai gli attacchi ibridi sono stati a questo livello“.