Viaggio di Orban in Russia: lo smacco all’Europa sulla guerra ▷ Becchi: “Il suo obiettivo è chiaro”

    Continua a suscitare reazioni contrastanti il viaggio del primo ministro ungherese, Viktor Orban, a Mosca dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. In particolare disappunto è stato mostrato dai vertici uscenti dell’Unione Europea e da alcuni leader degli altri 26 stati membri della UE. La visita di Orban arriva pochi giorni dopo che Budapest ha assunto la presidenza semestrale di turno del Consiglio dell’Unione Europea.

    Lunedì, Orban aveva visitato prima Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e successivamente è volato in Russia, Durante l’incontro, Putin ha dichiarato a Orban la sua disponibilità a discutere i “dettagli” delle proposte di pace ungheresi per l’Ucraina. Queste proposte includono la “smilitarizzazione” del paese, la rinuncia all’ingresso nella NATO e la cessione integrale di quattro regioni alla Federazione Russa, comprese aree non ancora sotto controllo militare russo.

    “A quanto capisco, lei è arrivato a Mosca anche come presidente di turno del Consiglio UE e non solo come partner della Federazione Russa,” ha detto Putin accogliendo Orban. Tuttavia, molte cancellerie europee hanno prontamente sottolineato che Orban non ha un mandato ufficiale dell’UE e che non rappresenta l’Unione in questo incontro.

    Orban, da parte sua, ha rivendicato il ruolo dell’Ungheria come unico paese dell’Unione Europea capace di dialogare sia con la Russia che con l’Ucraina, evidenziando la posizione diplomatica unica di Budapest in questo contesto internazionale complesso.

    L’analisi a Lavori in Corso del Prof. Paolo Becchi