Avv. Holzeisen: AIFA non poteva non sapere ▷ “Ecco i documenti che ignorarono ampliando il Green Pass”

La risposta dell’AIFA all’associazione Arbitrium PSG è chiara sull’efficacia del vaccino anti-Covid: “Nessun vaccino Covid-19 approvato presenta l’indicazione <<prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars CoV-2>>”. Ma quello che si è lasciato intendere per anni era diverso. Questo tramite conferenze stampa e decreti legge: vedasi ad esempio l’aggiornamento del 2 gennaio 2021, in cui si rende noto che “è adottato il Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2” (il virus e non la malattia). Il chiarimento recente dell’Agenzia Italiana del Farmaco fa scattare allora dubbi sull’utilità di strumenti come il Green Pass, indicato dall’allora premier Mario Draghi come una “garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose“.

La verità esisteva e si sapeva sin dall’inizio“, commenta a Un Giorno Speciale l’avvocato Renate Holzeisen.
La risposta dell’AIFA data all’associazione Arbitrium ricorda proprio all’inizio che è decisiva la documentazione dell’EMA della Commissione Europea, che hanno autorizzato in via centralizzata con efficacia per tutti gli Stati membri queste sostanze. Purtroppo poi abbiamo visto in Italia, fino alla Corte Costituzionale, un’assoluta non considerazione di questa documentazione fondamentale“. Documenti che “io nel mio parere rilasciato su richiesta della Commissione Affari Costituzionali del Senato ho indicato con i rispettivi link per cercare di contribuire ad evitare l’inasprimento del Green Pass a gennaio del 2022, invece poi lo hanno ampliato“.

Nessuno dei responsabili può dire di non aver saputo“.

L’intervento integrale in diretta.