Il Primo Ministro del Bangladesh Sheikh Hasina, in carica dal 2009, si è dimessa ieri dalla carica di Premier. Ad annunciarlo è il capo delle forze armate Waker-Uz-Zaman che ha dichiarato che formerà un governo ad interim. Il Primo Ministro è fuggita a bordo di un elicottero insieme alla sorella, prima che la sua residenza (situata nella Capitale) venisse assalita dai manifestanti. Poco dopo la sua dipartita, la folla si è introdotta all’interno del Palazzo presidenziale di Dakha documentando il tutto a favore della telecamera. Sheik Hasina è atterrata ad Argatala, nello stato indiano di Tripura e secondo l’Intelligence, l’India sarebbe disposta ad offrirle “un passaggio sicuro”.
Gli studenti del Bangladesh hanno proposto di porre alla guida del governo il Premio Nobel Muhammad Yunus. L’Ex direttore generale della Grameen Bank ha detto di sì al popolo del Bangladesh e per 90 giorni ricoprirà il ruolo di Chief Adviser, il cosiddetto capo di un governo di transizione. “Abbiamo deciso che verrà formato un governo ad interim in cui il dottor Muhammad Yunus, premio Nobel di fama internazionale, sarà il consigliere principale” ha annunciato Nahid Islam leader di Students against discrimination (Sad).
I motivi per i quali la scelta è ricaduta su Yunus è motivata dal fatto che egli è considerato il massimo promotore del microcredito moderno, e ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006. Inoltre è altresì il fondatore della Grameen Bank: promotrice di una strategia in difesa degli imprenditori poveri, ai quali la banca elargisce piccoli prestiti per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali.
Le proteste
Il popolo aveva già espresso dei segni di disagio a Luglio, quando un’onda di proteste era dilagata in tutto il Paese. Le manifestazioni sembravano essere cessate, quando nella giornata di venerdì sono riprese sotto forma di un movimento antigovernativo che ha chiesto le esplicite dimissioni della Premier.
Il bilancio complessivo è di 300 morti, domenica 94 e 105 solo nella giornata di ieri. Il Generale ha promesso che farà giustizia per tutto il sangue versato. A riportare i dati sui decessi nelle rivolte, è l’Agenzia di stampa Afp che si basa sui rapporti della polizia, dei funzionari e dei medici degli ospedali.
I motivi
Le ragioni che si celano dietro alle proteste del popolo del Bangladesh, nascono prima dalla richiesta degli universitari di avere maggiore accesso ai lavori nella pubblica amministrazione. Infatti nel paese i giovani che sono senza un’occupazione sono circa 18 milioni, sono quasi esclusivamente i laureati a trovare un posto di lavoro. Le proteste che inizialmente erano pacifiche, si sono poi allargate ad altre fasce sociali. Le manifestazioni sembravano essere cessate a luglio, ma sono poi riesplose nella giornata di venerdì, per le assunzioni nel pubblico impiego.