Cerimonia Olimpiadi, Pastorelli spiega il delirio woke ▷ “Vogliono riscrivere la nostra storia”

Ha scaturito diverse polemiche la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Il siparietto andato in scena durante la festa che ha dato il via ai giochi olimpici è stato soggetto a svariate interpretazioni. Secondo la denuncia di diversi organi di stampa e associazioni, è stata inscenata l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci declinata in una versione alquanto criticata. Nella rappresentazione, infatti, figuravano diverse drag queen e personalità della comunità LGBT come presunti personaggi del famoso quadro. L’ideatore della cerimonia ha prontamente replicato alle polemiche: “Il riferimento non era all’Ultima Cena, ma a una festa pagana“.

Il comitato organizzativo, invece, fa un passo indietro e lancia un messaggio pacificatore: “Non c’era alcuna intenzione di mancare di rispetto a organizzazioni o credi religiosi, qualunque essi siano“.
Nel frattempo anche la leader femminista francese Pauline Arrighi, in un’intervista rilasciata a Martina Pastorelli su La Verità, contesta il messaggio lanciato: “Un danno a donne e alla comunità LGBT. L’ideologia di genere rappresentata fa male soprattutto agli omosessuali”

Anche Martina Pastorelli ha espresso il proprio dissenso ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’, sostenendo che un messaggio di questo tipo rappresenti un vero e proprio attacco diretto a tutti, non solo al mondo cristiano: “Hanno sfruttato una passerella così importante come quella delle Olimpiadi per portare in scena la loro agenda e i loro deliri. Se ne sta facendo una questione di credenti e non credenti, ma, a mio parere, va ben oltre. Quello che sta accadendo è una faccenda che riguarda tutti: l’attacco al cristianesimo è un modo per neutralizzare l’unico antidoto al mondo nuovo che stanno cercando di creare. Stanno cercando di riscrivere la nostra storia per portare alta la bandiera della fluidità, per condurci verso un destino ineluttabile