Frajese commenta i membri della commissione Covid ▷ “Non vedo l’ora di parlare davanti alla Ronzulli”

L’attesa fumata bianca per la nomina dei membri della Commissione Covid è arrivata. La situazione di stallo si è sbloccata; i partiti di opposizione, infatti, fino a questo momento, fatta eccezione per Italia Viva, non avevano ancora riportato ai presidenti di Camera e Senato i nomi dei parlamentari da proporre come commissari. A mettere ulteriormente i bastoni tra le ruote c’era stato il disegno di legge proposto dai capigruppo di Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e del gruppo Misto, insieme ad Alleanza Verdi-Sinistra e Azione, per modificare gli obiettivi della commissione d’inchiesta.

A sbloccare la situazione di stallo ci ha pensato il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il 6 Agosto, infatti, ha nominato i 15 senatori che faranno parte della commissione parlamentare che indagherà sulla gestione dell’emergenza pandemica.
Saranno Francesco Boccia (capogruppo del Pd), Claudio Borghi (Lega), Peppe De Cristofaro (presidente del gruppo Misto di Avs), Lucio Malan (capogruppo di FdI), Raffaella Paita (Italia viva), Stefano Patuanelli (capogruppo di M5s), Massimiliano Romeo (capogruppo della Lega), Licia Ronzulli (vice presidente del Senato di Forza Italia), Luigi Spagnolli (Aut), Francesco Zaffini (FdI), Ignazio Zullo (FdI), Alfredo Bazoli (Pd), Gianni Berrino (FdI), Marco Lisei (FdI) e Guido Liris (FdI)

Giovanni Frajese ha commentato ai microfoni di Un Giorno speciale le nomine di La Russa: “Il Senatore Borghi ha già dichiarato pubblicamente che mi chiamerà come consulente e, personalmente, io non vedo l’ora di poter parlare davanti a persone come la Ronzulli. So che scatenerò le ire di molti, ma qui non stiamo parlando di una questione di opinioni, stiamo parlando di una questione di verità. Di quella verità che è stata ignorata fin dall’inizio di tutta questa storia. Finalmente è arrivato il momento di mettere nero su bianco le menzogne che ci hanno raccontato spacciandole per scienza. Ora staremo a vedere di cosa ci lasceranno parlare, senza impedimenti o censure varie