La Roma attende il suo nuovo attaccante. Nella giornata di oggi è previsto l’arrivo a Ciampino di Artem Dovbyk, il centravanti ucraino ormai ex Girona, capocannoniere in carica della Liga. Secondo quanto riportato dal Corriere, Ghisolfi e Friedkin hanno concluso l’affare raggiungendo una cifra che si aggira intorno ai 38 milioni: 32 la parte fissa, 6 gli eventuali bonus, il 15 per cento sulla futura rivendita.
L’aria nella Capitale è frizzante, l’entusiasmo c’è e si sente. Già preannunciato all’arrivo di Matias Soulé, l’accoglienza per l’ucraino si prospetta essere non molto diversa. Intanto sui social spunta una foto postata dal procuratore in cui figura una maglia della Roma, sulle spalle ‘Artem’ e il numero 9: indizi di mercato su una probabile cessione di Tammy Abraham?
Sandro Sabatini riporta tutti con i piedi per terra, ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News ha analizzato l’arrivo del nuovo centravanti giallorosso: “Tra Girona e Roma c’è soltanto una minima assonanza, parliamoci chiaro. Un conto è indossare la numero 9 nel Girona, un altro è indossarla nella Roma. La piazza è diversa, le responsabilità sono diverse. Volete che vi citi un altro caso Girona-capitale? Castellanos. L’avete visto durante lo scorso campionato? Confrontate i gol che ha fatto nella Liga e quelli che ha fatto in Serie A. Bisogna tener conto di questo passaggio, non bisogna sottovalutarlo. Quando si sale di livello è tutto da vedere, tutto da dimostrare. Dovbyk si ritroverà in una situazione di pressione alla quale non è abituato. Dovrà essere bravo De Rossi, i compagni, la società a metterlo nelle condizioni giuste. Il fattore emotivo è fondamentale, mi sembra bravo, ma non aspettatevi il nuovo Batistuta“