Il fondatore de L’Indipendente Matteo Gracis si è trovato faccia a faccia con il giornalista Bruno Vespa durante un viaggio in treno. Gracis ha raggiunto il conduttore di Porta a Porta con il pretesto di una foto per esprimere il suo disappunto: “Bruno Vespa, uno dei più grandi professionisti della disinformazione del giornalismo che è megafono della voce dei padroni” ha esclamato Gracis provocandolo. La reazione di Vespa non si è lasciata attendere e il conduttore ha risposto prontamente: “Veda di andare a fare in c**o. Devo alzarmi e dobbiamo creare l’incidente? Se ne va democraticamente, se ne va da solo?”.
Il giornalista aveva già contestato Bruno Vespa durante il Festival del giornalismo a Cortina d’Ampezzo. “Se mi fossi trovato davanti Lilly Gruber e Enrico Mentana gli avrei riservato lo stesso trattamento”, dice il giornalista de L’Indipendente, “anni fa contestai la Fornero e lì la reazione della sua security devo dire che fu diversa”.
Per Gracis però “la sua reazione fa capire quanto poco siano abituati al confronto. La mia era una contestazione e purtroppo nessuno di noi utilizza più questi mezzi democratici e pacifici per esprimere la propria opinione. Se oggi ci ritroviamo nella crisi di valori in cui siamo e se siamo un popolo di persone lobotomizzate è a causa di personaggi come Vespa. Se abbiamo un’informazione che è diventata propaganda, l’ufficio stampa delle Istituzioni ed è diventata disinformazione è a causa di personaggi come lui. Mi sembrava il minimo andare a dirglielo”.
Il potere della propaganda secondo il giornalista, oggi si snoda non solo attraverso gli organi di stampa tradizionali ma anche sui social. Questo nuovo mezzo d’informazione è il canale preferenziale di chi vuole veicolare dei concetti; “Oggi la propaganda ce l’abbiamo in tasca 24 ore su 24: attenzione ad illudersi che spegnendo la televisione risolviamo il problema”.
Qui l’intervento di Matteo Gracis da Stefano Molinari | Lavori in Corso, 26 agosto 2024