L’IBA? Scientifica e non ideologica. Le ultime prove sul fenotipo? Vere e fatte da componenti di più paesi: chi è ideologico è il Comitato Olimpico. E’ sostanzialmente questa la posizione del Presidente Onorario FPI Franco Falcinelli. “Ma io personalmente non ho le competenze per dire se Khelif sia un uomo“, rilancia dopo l’intervista rilasciata a Repubblica. Di più: per lui che è una vera e propria icona della boxe in Italia, Angela Carini non sarebbe dovuta salire sul ring contro la pugile algerina.
Questo perché non è vero, per Falcinelli che lo conosce bene, che la IBA, cioè l’Associazione internazionale amatori della boxe, sia alle dipendenze politiche del russo Umar Kremlev. La cosa che si sta dimenticando nello stabilire se Imane Khelif poteva gareggiare con le donne, è la prova scientifica: “Mi riferisco a quanto elaborato dalla Federazione Internazionale di Pugilato, la IBA, che è stata allontanata dalla famiglia olimpica. Nel 2023, in occasione dei campioni del mondo, emerse che due atleti che oggi tra l’altro competono a Parigi, una algerina e una taiwanese, avevano contenuto cromosomico XY e testosterone maschile troppo alto per cui non furono ammesse alla competizione“.
“Io non ho niente assolutamente con la pugile algerina”, specifica, “ma il CIO doveva certificare con le sue commissioni se questa ragazza poteva competere nei Giochi Olimpici, dal momento che ha contestato la decisione dell’IBA. Il CIO deve approfondire la vicenda, e ha la possibilità per farlo: perché non chiarisce sui cromosomi? Perché non hanno emesso un documento chiaro e trasparente nel momento in cui hanno preso atto che l’IBA non l’aveva ammessa al campionato mondiale?”.
Già, perché?
“L’idea che mi sono fatto è che il CIO abbia voluto contestare la decisione presa dall’IBA, perché purtroppo la responsabilità sta tutta nella guerra Russia-Ucraina, nei blocchi contrapposti tra i paesi NATO e la Russia. Tutto ciò che quindi scaturisce dalla parte avversa viene politicizzato attraverso azioni e tattiche sportive“.