Da giorni si attende una risposta dell’Iran allo osceno raid subito da parte di Israele. Infatti l’Iran ha fatto subito sapere che non rimarrà con le mani in mano e reagirà duramente al vile attacco subito da Israele. Attacco con il quale Israele ha colpito l’Iran con la scusa che doveva eliminare alcuni capi terroristi.
Netanyahu ha avuto la faccia tosta di dire che sarà una reazione spropositata se verranno colpiti i civili. Da che pulpito? Sono mesi che il governo di Netanyahu colpisce impunemente e senza pietà i civili di Gaza, donne, anziani e bambini. e lo fa accampando i due teoremi ideologici del diritto di Israele di difendersi e della lotta contro il terrorismo.
Come se appunto il diritto di Israele di difendersi comportasse la possibilità per Israele di aggredire stati sovrani autonomi e come se il diritto di Israele a lottare contro il terrorismo comportasse la facoltà di Israele di uccidere innocenti a Gaza, donne, anziani e bambini. Con questi due teoremi, che sono ideologia allo stato puro, Israele sta di fatto legittimando i propri infami massacri, con l’inqualificabile copertura della cosiddetta comunità internazionale, che è poi un altro nome ipocrita dietro il quale si nasconde l’Occidente, che da tempo già abbiamo proposto di ribattezzare l’Uccidente. Netanyahu ha altresì detto per la prima volta che Israele, in questo momento particolare, è vulnerabile.
Verrebbe da commentare che chi semina vento raccoglie poi tempesta. È semplicemente vergognoso il fatto che la comunità internazionale, nell’accezione poc’anzi chiarita, condanni l’Iran come stato canaglia e poi accetti a cuor leggero le politiche imperialistiche di Israele in ogni loro determinazione. Come a dire, Israele che colpisce l’Iran è innocente e legittimato a farlo.
L’Iran che reagisce agli attacchi di Israele è per definizione uno stato canaglia, un aggressore, una calamità per la comunità internazionale. Naturalmente speriamo anche noi che non vi siano danni per i civili, da che i popoli non sono mai responsabili delle nefandezze dei loro governi e non è giusto che paghino per dette nefandezze. Ma non possiamo continuare a compiere il gesto dello struzzo che, come è noto, nasconde la testa sotto la sabbia al fine di non vedere quel che gli sta intorno.
Israele, questo è il punto fondamentale, sta da mesi compiendo un vero e proprio massacro ai danni del popolo di Gaza, massacro che a dire di molti si configura come un genocidio. Come se non bastasse, Israele si permette di fare raid in paesi stranieri, come se fosse la cosa più naturale del mondo e di più come se ciò rientrasse nei suoi sacri diritti. Come già in più occasioni ho precisato, non abbiamo nulla contro il popolo di Israele.
Siamo però fermamente contrari al governo imperialistico e criminale di Netanyahu, appoggiato dalla civiltà del dollaro e sostenuto nei suoi costanti attacchi genocidari al popolo di Gaza. Questo è il punto fondamentale. Occorre sperare vivamente che Israele venga, presto o tardi, messo nelle condizioni di non poter più nuocere agli altri stati e soprattutto, nel caso specifico, al popolo di Gaza, un popolo che è stato privato dei suoi diritti fondamentali e che è oggetto già da tempo di un vero e proprio genocidio giustificato nel nome della libertà di Israele di lottare contro il terrorismo e di difendere se stesso.