La reale efficacia del vaccino è ormai nota soprattutto dopo le recenti ammissioni della Dirigente dell’Aifa Carla Cantelmo che ha dichiarato come il vaccino da Covid-19 non presentava l’indicazione della “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”. Vogliamo però ricordare a tal proposito anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito alla campagna vaccinale. Dopo aver ricordato che ogni cittadino doveva essere richiamato dal ‘senso di responsabilità comune’, il Presidente ha aggiunto: “Non si invochi la libertà di sottrarsi alla vaccinazione. Perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”. Queste parole ricordano quelle pronunciate da Mario Draghi “Non ti vaccini, ti ammali, muori”. Ma pronunciate dal Presidente della Repubblica, commenta Fabio Duranti, hanno un peso decisamente diverso.
Al tempo credevamo di disporre delle prove concrete dell’esistenza di farmaci che potessero combattere il virus mentre invece tale farmaco non ha mai prevenuto il contagio. Infatti in base al Assessment Report (Rapporto ufficiale di valutazione all’atto di autorizzazione dei vaccini) l’EMA aveva dichiarato di non disporre dei dati necessari per constatare che i vaccini potessero inibire la trasmissione del virus.
“Al momento non è noto se il vaccino protegga dall’infezione asintomatica o abbia meno impatto sulla trasmissione virale. La durata della protezione non è nota”. Inoltre l’EMA conclude che è probabile che il vaccino protegga contro la malattia Covid-19 più severa ma non dispone di dati sufficienti per trarre conclusioni sulla trasmissione della malattia. Inoltre l’adempimento dell’obbligo vaccinale era previsto solo per la prevenzione da Sars-Cov2 come enunciato nell’art.1 del decreto legge del 26.11.21 numero 172.