Paola Egonu, il murale, i roditori

Fa caldo, fa decisamente caldo; di giorno come di notte. Questa contingenza climatica ci spingerebbe quasi a solidarizzare con chi, invece di starsene col climatizzatore, o ventilatore, o deumidificatore acceso si sente…in missione per conto di Dio (scusa, John!) e se ne va in giro aspettando le ore notturne in cui nessuno lo vede, con il secchio di vernice rosa o con la bomboletta spray, per “fare giustizia”; vorremmo scrivere anche con gli occhietti luminescenti come i ratti, ma rischieremmo la querela da parte dei suddetti roditori per l’accostamento, visto che i ratti escono per necessità, non per cazzeggiare in modo offensivo con pretese di intelligenza, come quelli che hanno imbrattato il murale che ritrae Paola Egonu, Campionessa olimpica, sotto la sede del CONI.
Un’altra grande differenza è che i ratti, per sopravvivenza, imparano subito le cose che occorrono per vivere in modo più sensato: non come quelli che alla centesima precisazione circa il fatto che Paola Egonu è italiana di nascita (xè de Citadèla, ciò!), ancora si confondono dicendo che è immigrata, o che è extracomunitaria e poi naturalizzata ecc. Lo stesso per Myriam Sylla, nata a Palermo, miiiiiii che bedda! Loro due, per capirci, sono italiane a differenza di Velasco e della Antropova, entrambi naturalizzati.

Quindi, in queste righe che vogliono avere un fine socialmente utile, agli imbrattatori non intelligenti quanto i roditori consiglieremmo di restare a casa anche di notte, evitando di sudare, lasciando il deumidificatore in funzione e senza sprecare benzina per gli spostamenti. Tanto basta scrivere un commento sui social per dimostrare di essere coglioni, senza bisogno di arrivare al Foro Italico.

Paolo Marcacci