Il match tra Angela Carini e Imane Khelif è stata una della competizioni più attese di Parigi 2024.
Angela Carini dopo i primi – pochi – colpi dall’inizio del match, ha abbandonato la gara e ha lasciato la vittoria all’avversaria algerina dopo soli 30 secondi.
Il caso sta già facendo parlare tutti: dopo il post del team olimpico italiano che ritrae il pianto inconsolabile dell’atleta azzurra con caption “siamo tutti con te”, il mondo della politica si è scatenato. L’intersessualità (e non transessualità) dell’atleta algerina, nata donna ma con alti livelli di testosterone, rende le esecuzioni sportive molto diverse, specie in sport di contatto. Ecco perché in molti alla vigilia hanno chiesto a gran voce che l’incontro non si disputasse.
“Non ho capito questa voglia della Francia di rendere regolare tutto”, commenta lo storico giornalista sportivo Mario Mattioli, “Dovevamo aspettare che la Carini prendesse un cazzotto sostanzialmente da un uomo? Ricordiamo che pochi mesi fa una ragazza ha combattuto contro Khelif e ha detto che un colpo così non l’aveva mai sentito. Ma è ovvio, ha una forza diversa e dei muscoli diversi. Ma chi vogliono prendere in giro i francesi?“
In effetti l’algerina ha nel suo organismo cromosomi X e Y, come appurato anche alla vigila del match, ma l’atleta è stata comunque ammessa ai giochi, mentre qualcuno bolla chi protesta addirittura come transfobico: “Non si scappa. E’ stata una cosa ignobile nello sport. Ci sono tante cose che la Francia sta imponendo per dimostrarsi una nazione evoluta e aperta a tutto. Ha fatto bene la Carini a lasciar perdere, avrebbe rischiato“, conclude Mattioli.