Sinner, scoppia il caso doping ▷ Positivo a Indian Wells, poi assolto dall’ITIA: non c’è dolo

Jannik Sinner nell’occhio del ciclone, dopo le Olimpiadi e le polemiche attorno alla mancata partecipazione arriva anche il caso doping. L’altoatesino, infatti, è risultato positivo al test antidoping quattro mesi fa, in aprile, in occasione dell’Open di Indian Wells, ma un’indagine indipendente della Tennis Integrity Agency (Itia), l’agenzia mondiale sul doping, ha fatto cadere le accuse contro di lui per un’ ”assunzione inconsapevole”. Secondo quanto riportato dai verbali, l’assunzione sarebbe stata causata da una serie di coincidenze. Il fisioterapista del numero uno al mondo, a seguito di una ferita alla mano, ha utilizzato un farmaco da banco, presumibilmente uno spray, in cui è presente un metabolita del Clostebol, uno steroide e ha contaminato Sinner attraverso una serie di massaggi.

La quantità di sostanza riscontrata nelle analisi corrisponde a meno di un miliardesimo di grammo e il tribunale dell’Itia ha decretato l’assoluzione. Nessuna squalifica, dunque, ma “soltanto” il ritiro dei 400 punti e dei 400 mila dollari portati a casa dalla semifinale di Indian Wells.
Attraverso un comunicato, la stella del tennis italiano ha fatto chiarezza sulla situazione: “Metterò ora alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per garantire di continuare a rispettare il programma anti-doping dell’ITIA e ho un team intorno a me che è meticoloso nella propria conformità

Nick Kyrgios, tennista australiano e commentatore sportivo non ci sta e solleva le polemiche via X: “Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Sei risultato positivo in due test a una sostanza proibita… Dovresti stare lontano dai campi per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella