La Vicepresidente degli Stati Uniti ha ufficializzato la scelta del suo candidato alla vicepresidenza, si tratta del Governatore del Minnesota Tim Walz. I due sono apparsi insieme nel primo Comizio pubblico davanti agli elettori, per la precisione a Philadelphia in Pennsylvania. “Grazie per aver riportato la gioia” ha affermato Walz, scatenando l’applauso dei presenti.
“Noi siamo gli inseguitori” ha commentato Harris “ma lo slancio è dalla nostra”. La vicepresidente ha evidenziato poi gli obiettivi della sua politica, che altro non sono che quattro libertà fondamentali: “Quella per il voto, la libertà dalla violenza delle armi, la libertà di amare chi vogliamo e la libertà delle donne di decidere cosa fare del proprio corpo e non lasciare che lo faccia il governo”. In particolare la Leader ha sottolineato come la “battaglia non sia solo contro Donald Trump ma anche per la libertà”.
La storia di Walz
Tim Walz è nato in Nebraska, ha 60 anni ed è il Governatore del Minnesota. Il passato professionale di Walz è stato scandito da diversi ruoli professionali: è stato un ex docente di storia ed ex membro della Guardia nazionale, ed ha lavorato al Congresso per 12 anni. La sua carriera politica è culminata del ruolo di Governatore del suo stato, essendo stato eletto per due volte. “Non vedo l’ora di sfidare il ragazzo”, ha dichiarato Walz riferendosi al vice di Trump, J. D. Vance. Uno dei terreni di scontro tra i due uomini sarà la battaglia tra la classe media e l’America operaia bianca. Non è un caso che sia stato scelto Walz: il vice di Harris può accaparrarsi facilmente il consenso degli Stati chiave del Midwest, dal Minnesota al Wisconsin e al Michigan per via del suo passato nel mondo rurale e nell’agricoltura.
Il team di Trump
Tim Walz è stato definito dal Team di Trump come un ‘radicale di sinistra’. Il super Pac pro-Trump Make America Great Again Inc ha poi rincarato la dose aggiungendo che “il governatore Tim Walz e Kamala Harris andranno molto d’accordo. Sono entrambi radicali di estrema sinistra che non sanno come governare”.
Resterà solo da vedere quello che succederà, intanto i democratici dovranno essere pronti a riscrivere un nuovo capitolo di questa campagna elettorale, dopo la dipartita di Biden, per arrivare in vantaggio il giorno dell’Election Day del 5 Novembre.