Le Olimpiadi secondo Vannacci ▷ La replica a Gasparri, Egonu e l’ipotesi “per assurdo” sul suo partito

Stavolta Roberto Vannacci non si è neanche dovuto esprimere per ricevere le solite critiche. Che però il generale, eurodeputato eletto con la Lega, è abituatissimo a ricevere e a cui risponde in pieno stile vannacciano.
Questo perché sono stati centinaia i tweet dei detrattori dopo la vittoria della pallavolo femminile azzurra contro gli Stati Uniti. Nazionale azzurra in cui milita Paola Egonu, che aveva effettuato una querela ai danni del generale: azione terminata con un nulla di fatto e un’archiviazione da parte del gip per le frasi all’interno del libro “Il mondo al contrario” sui tratti somatici “tipicamente italiani”.
Una valanga di “ditelo a Vannacci” e perfino “Vannacci Suca” divampa su X, con tanto di foto della squadra femminile azzurra: “Non vedo perché non dovrei gioire per questa vittoria. Io sono orgoglioso di tutte, inclusa la Egonu, ma non ha senso nascondere le origini“.

E sebbene tante siano le facili ironie social, “nella mia ultima uscita in Sardegna moltissime persone mi hanno fermato e detto di andare avanti per questa strada, quella della realtà. Perché dire che una persona è nera non è razzismo, constatare ed esaltare le differenze non è razzismo. E’ la realtà e forse è proprio la realtà che fa impazzire queste persone“.
Ma le critiche non sempre sono una brutta notizia, “loro continuano a descrivermi come un ignorante, un parvenu della politica, ma non fanno altro che accrescere la mia popolarità, basti pensare che sono l’unico politico che ha venduto 300mila copie col suo libro. Non c’è riuscita neanche Giorgia Meloni“.

Gli attacchi però non provengono solo dalla fazione opposta.
“Ci vuole l’innegabile talento di Vannacci per criticare Paola Egonu nel giorno del trionfo olimpico delle nostre atlete di pallavolo”, scrive Maurizio Gasparri, “l’ex, per fortuna, generale, si atteggia a De Gobineau ‘de noantri’ (se lo ignora può consultare Wikipedia, fonte di apprendimento alla sua portata) parlando di ‘tratti somatici’. Io invece ho incontrato un signore che si è qualificato come barbiere di Vannacci, meno noto di quello di Siviglia reso celebre da Rossini (rinvio Vannacci a fonti Internet anche in questo caso), dal quale ho appreso che al momento dello shampoo, con l’inevitabile contatto delle mani con il celebre cranio, ‘a tatto’ il barbiere ebbe il sospetto di un vuoto all’interno della ‘scatola’ Ma come dicono nella celebre opera ‘la calunnia è un venticello’ e il barbiere avrà mentito. Per Vannacci vale il noto detto: Tanto nomini nullum par elogium. O no?”.
L’onorevole Gasparri a metà agosto sarebbe potuto andare in vacanza e pensare ad altro, piuttosto che essere ossessionato dal sottoscritto. Vedo che non passa giorno che non si esprima a sproposito nei miei confronti, peraltro in mia assenza. Fermo restando che l’eleganza possa caratterizzare l’onorevole Gasparri“.

Tutto sommato non mi fa né caldo né freddo ciò che dice“, continua Vannacci, “forse è un pochettino intimorito dalla popolarità che sto suscitando negli italiani, o dall’onda che si sta creando dopo le europee e si sta trasformando in un nuovo tsunami, forse pensa alle prossime elezioni. Non ho idea del perché si esprima sempre in questo modo nei miei confronti, ma lo faccia pure. Continua ad accrescere la mia popolarità e perciò non posso che ringraziarlo. Io lo definisco ‘supporto amico’. Ha iniziato Crosetto a fare la stessa cosa, e molta della mia popolarità è dovuta anche alle sue esternazioni. Gasparri non fa che dargli il cambio. Questa dinamica probabilmente ancora non l’hanno capita“.

Se questa paura si può spiegare con l’ipotesi di un mio partito?“, conclude. “Anche se così fosse, e io non escludo mai nulla, ho già detto a Pontida che il mio posto è nella Lega fintanto che i miei principi sono sovrapponibili a quelli della Lega. Non ho motivo di pensare che queste cose possano cambiare“. Poi la postilla: “Anche ammettendo per assurdo che io possa fondare un mio partito, vuol dire che questi signori hanno veramente paura del sottoscritto, perché se si rivolgono al sottoscritto come il male assoluto, vuol dire che un partito di Vannacci riscuoterebbe grande condivisione, mettendo in gioco la loro popolarità“.