Zelensky ha messo al bando la chiesa ortodossa vicina alla Russia di Putin

Nei giorni scorsi è stata diffusa una notizia dai principali e più venduti quotidiani nazionali ed europei. Il guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, l’attore più pagato di sempre, ha messo al bando la chiesa ortodossa vicina alla Russia di Putin. A dire il vero, la notizia non ci sorprende nemmeno poi molto, se si considera che le persecuzioni del guitto di Kiev contro la Chiesa Ortodossa erano note da tempo, ed erano state peraltro ammesse apertamente dagli stessi araldi del nuovo ordine mentale di completamento del nuovo ordine mondiale liberal-atlantista.

Si impone allora una riflessione seria e disincantata: come si fa ancora a sostenere che il guitto di Kiev rappresenti al meglio la battaglia per la libertà, i diritti e la democrazia? In questi ormai due anni e mezzo di tragico conflitto l’abbiamo visto porre in essere il canale unico televisivo, limitare fortemente i partiti di opposizione. Con buona pace del clero giornalistico deve evidentemente esserci anche un’opposizione al guitto in Ucraina.

E ora, dulcis in fundo, vediamo il guitto che mette al bando la chiesa ortodossa vicina alla Russia. È davvero questo, domandiamo placidamente, il modello di libertà, di democrazia e di difesa dei diritti per il quale l’Occidente, anzi l’Uccidente, si sta prodigando in ogni modo? Si torna sempre da capo al medesimo punto, sul quale abbiamo già molteplici volte insistito e richiamato l’attenzione. Questa non è la guerra difensiva dell’Ucraina rispetto all’aggressione della perfida Russia dello czar rosso Bruno Vladimir Putin.

Si tratta invece della guerra che la Nato e l’uccidente liberale atlantista stanno conducendo, mediante l’Ucraina, usata in guisa di testa d’ariete, contro la Russia di Putin. La colpa inespiabile della Russia di Putin, agli occhi della civiltà del hamburger, sta nel non piegarsi al nuovo ordine mondiale liberal-atlantista, e di più nel porsi come fortilizio del nuovo mondo multipolare sottratto alla presa mortifera della anglobalizzazione imperialistica. Il guitto di Kiev non è un eroe e non è nemmeno il paladino della libertà, questo deve essere chiaro.

Il guitto di Kiev è semplicemente una marionetta senza dignità, agitata da Washington in funzione bellica, con l’obiettivo ben noto di accerchiare la Russia e di farla cadere. Si tratta peraltro di un obiettivo noto fin dagli anni 90, quando cioè la civiltà del dollaro, caduta all’Unione Sovietica, presi a estendersi verso oriente, occupando un poco alla volta tutti gli spazi della defunta Unione Sovietica, fino ad arrivare all’Ucraina del guitto Zelensky, che rappresenta per così dire l’ultimo atto di questo processo di aggressione e di accerchiamento della Russia. Se la Nato dovesse coinvolgere effettivamente l’Ucraina, ebbene la Russia si troverebbe con le basi Nato ai propri confini.

Ecco perché, lo ripeto ad nauseam, questa non è la guerra della Russia contro la Nato, ma è semplicemente l’ultimo atto di una guerra avviata tacitamente negli anni 90 dalla civiltà americano-centrica contro la Russia. e ora culminante nel momento finale dell’accerchiamento di una Russia che sta facendo di tutto per difendersi e per rivendicare il proprio diritto a esistere in maniera sovrana, autonoma e libera dalla presa mortifera dell’anglosfera.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro