Caos per il ministro Sangiuliano.
Questo per la dibattuta questione che da giorni si svolge attorno alla vicenda che riguarda Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei che a fine agosto ha detto di essere stata nominata Consigliere del ministro della Cultura per i Grandi Eventi.
La smentita dello staff del ministro ha poi scatenato una serie di risposte di Boccia sui profili social, dove la 41enne ha pubblicato documenti e chat che proverebbero il suo coinvolgimento negli affari riservati del ministero. Sangiuliano ha poi smentito, affermando che la nomina era stata in seguito bloccata per ipotetici conflitti d’interesse. Il ministro ha alla fine rilasciato un’intervista al TG1, dove ammette l’esistenza di una relazione con Maria Rosaria Boccia. Arrivano le scuse e la richiesta di dimissioni che Sangiuliano dice di aver portato a Giorgia Meloni, la quale avrebbe però rifiutato.
Commenta il caso in diretta da Francesco Borgonovo, Gianni Alemanno, segretario di Indipendenza.
“Se è come lui ha confermato ieri, ovvero che non ci sono danni per l’erario, non ha utilizzato soldi pubblici per questa donna, non ha fatto vedere segreti, allora è un fatto privato. Lì i difetti di Sangiuliano sono due: primo che non è di sinistra ma è di destra, perché ci ricordiamo Monica Lewinsky e tutte quelle narrazioni agghiaccianti fatte con Clinton, ma Clinton è rimasto comunque un’icona intoccabile. Ha chiesto scusa e nessuno ha messo in discussione il fatto che fosse Presidente. E il secondo difetto, scusate ma faccio il Vannacci della situazione, è che è un amore eterosessuale e non omosessuale. Lì nessuno avrebbe detto niente“.
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