La strana benedizione “sincretista” di Bergoglio a Giacarta ▷ Cionci: “Siamo al limite dell’apostasia”

Sono davvero ortodossi estremisti quelli che rimproverano Bergoglio?
Nel suo viaggio apostolico in Indonesia, Bergoglio ha infatti pronunciato una benedizione che con le regole dell’ortodossia cattolica non avrebbe nulla a che vedere. Un semplice strappo alla regola dei tanti a cui ci ha abituato? Non proprio, visto che è molto diverso uscire di nascosto dalle proprie stanze dall’affermare che quello cristiano sia proprio lo stesso Dio che hanno tutti.
Qui la spiegazione dell’autore di “Codice Ratzinger” Andrea Cionci.


Bergoglio ha incontrato dei giovani di varie religioni, credo anche degli Hindu, oltre a musulmani naturalmente, anche ad alcuni cattolici e ha detto “voi appartenete a un solo Dio, è uno solo e in unione, in silenzio pregheremo il Signore e io darò una benedizione per tutti”.
Questo è un atto di apostasia conclamata perché presuppone che dietro tutte le religioni ci sia un solo Dio, e che questo unico Dio alcuni lo chiamano Allah, altri lo chiamano Mazda, altri Shiva, altri Gesù Cristo, Dio Trinitario eccetera. Questa è un’impostazione non cattolica, ma deista-gnostica per cui esiste un grande architetto dell’universo, un prepadre che vive in una sfera lontanissima irraggiungibile e gli uomini danno vari nomi a quello che è uno stesso Dio.

Ecco questo è qualcosa assolutamente di non cattolico che ha scandalizzato giustamente molti siti e commentatori cattolici. Però che cosa succede? Purtroppo larga parte dei nostrani tradizionalisti che dovrebbero essere i difensori dell’ortodossia di fronte a queste cose non trovano di meglio che attaccare i veri papi morti che non possono difendersi: Benedetto XVI, Giovanni Paolo II, Paolo VI. Infatti in questi giorni – credo anche in modo etero diretto – stanno attaccando non tanto Bergoglio, quanto Giovanni Paolo II e Paolo VI, che ha scritto due dichiarazioni, La Nostra Aetate e Dignitas Humanae, dove non si dice affatto quello che dice Bergoglio, perché Paolo VI diceva che tutti gli uomini hanno il diritto di professare liberamente la loro religione e mi sembra anche il minimo sindacale. Anche perché poi sapete tutti che Gesù convince, attrae ma non impone la fede, perché il cristianesimo è una fede che richiede una conversione spontanea, quindi non ci può essere nessun tipo di coercizione o di sopruso nell’imporre la fede cristiana, questo diceva Paolo VI.

Paolo VI riconosceva che fra i tre grandi monoteismi Islam, ebraismo e cristianesimo ci sono dei punti di contatto. Per esempio tutti partono dal profeta Abramo, poi gli islamici riconoscono anche il culto della Vergine Maria, gli ebrei naturalmente hanno in comune con la religione cristiana cattolica l’Antico Testamento… Paolo VI riconosceva questi punti di contatto, ma non si è mai azzardato a dire che c’è un solo Dio per tutte le religioni e che questo Dio è sempre lo stesso. Quindi attenzione, il cristianesimo non è una religione impositiva ma è una religione che richiede una fede, una conversione, una scelta del cuore libera e non costretta“.