Prestazione quasi perfetta quella dei bianconeri di Thiago Motta.
A Genova il 3-0 è ormai un evergreen dell’inizio di stagione della Juventus, così come è ormai consueta la porta inviolata.
Ciò che convince meno è il primo tempo, dove la Juve ci mette un po’ a carburare. Riesce a creare occasioni soprattutto grazie alle incursioni e l’agilità di Nico Gonzales, oggi particolarmente desideroso di far bene. Per lui non arrivano assist o gol, ma un più in pagella ci sta tutto: obbliga spesso gli avversari a fermarlo con la forza e fa sudare non poco chi lo insegue sulla fascia.
Il secondo tempo è da incorniciare.
Serve però il rigore segnato da Vlahovic per sbloccare la squadra, che da questo momento in poi sbaglia relativamente poco.
La Vecchia Signora sfugge con particolare maestria alla pressione dei padroni di casa, riuscendo più di qualche volta a ripartire in contropiede come non si vedeva fare invece nella scorsa stagione. Proprio un contropiede gestito da Koopmeiners si trasforma nel 2-0. L’olandese colleziona il primo assist, già non banale: filtrante lungo in mezzo alla difesa verso Vlahovic, che a tu per tu col portiere riesce a essere cinico.
Entra molto bene Conceição. Con un cross basso dalla fascia trova Koopmeiners, il quale però, ostacolato, si accorge all’ultimo della palla e sbaglia da due metri un gol a porta vuota. Si rifarà successivamente con un velo per il numero 7 portoghese, che segna la prima rete in bianconero.