Charles Leclerc 10 e lode
Stra – to – sfe – ri – co! Doma l’usura evidente delle gomme con il frustino delle traiettorie, le più dolci che ha saputo trovare. Prestazione di guida che può simboleggiare l’approdo a una definitiva maturità. Un boato d’altri tempi, con Piastri fin troppo grande negli specchietti di Charles, saluta una Rossa maiuscola, che la spunta contro un avversario tostissimo.
Ferrari 10
Gli aggiornamenti sul “long run” hanno funzionato eccome, soprattutto perché la strategia ha saputo osare facendo leva sulla confidenza che la monoposto ha trovato col tracciato.
McLaren 9
Complessivamente, con un duello interno che contribuisce di per sé alla spettacolarità di questo Mondiale, resta la monoposto migliore, la più completa.
Carlos Sainz 8
Grande lucidità nell’assistere il compagno e nel contenere, fino a che ha potuto, un Norris agguerrito e pure un po’ incazzato con il compagno.
Lewis Hamilton 6,5
Non il massimo della performance assoluta, ma l’ottenimento del massimo possibile dalla Mercedes odierna.
Max Verstappen 6
Limitare i danni in questo periodo, raccogliendo briciole di punti, può risultare decisivo a suo beneficio.
Sergio Perez 6
Ritorno di competitività e di fame di bagarre quando c’è un duello da ingaggiare.
Gli haters di Kimi Antonelli 2
Cicciuzzo69 o Lelletta71 si precipitano a criticare, sputando livore, un talento cristallino e giovanissimo perché perde il controllo di una Mercedes di F1, loro che si cappottano con la bici in piano, nonostante la pedalata assistita che diamo per scontata. Póracci.