Leggo sul Fatto Quotidiano, che in tema di guerra è probabilmente il meno allineato tra i quotidiani italiani, che il governo della destra bluette neoliberale filobancaria e ultraatlantista di Giorgia Meloni dovrà ora reperire ben 5 miliardi di euro per sostenere l’Ucraina di Kiev e del guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington, se non di Hollywood, l’attore più pagato di sempre. Infatti, leggo sempre sul Fatto Quotidiano, l’ultima risoluzione di quell’Unione Europea, che altro non è se non un tempio vuoto santificante la tecnocrazia repressiva neoliberale, prevede che la nostra Italia indirizzi lo 0,25% del proprio PIL al sostegno dell’Ucraina, del guitto di Kiev e della sua guerra sporca.
Guerra che, come non mi stanco di ripetere ad nauseam, non è la guerra di difesa dell’Ucraina contro l’invasore russo, come sempre viene presentata e giustificata dagli organi dell’informazione manipolata e dagli araldi del pensiero unico politicamente e geopoliticamente corretto. Quella in corso è invece la guerra della Nato e dell’Occidente, anzi dell’Uccidente liberale atlantista, contro la Russia di Putin. Quest’ultima, agli occhi della civiltà del dollaro, è rea di non genuflettersi al nuovo ordine mondiale liberale atlantista, e anzi di propiziare la genesi di un mondo poliarchico sottratto al mortifero dominio della civiltà dell’hamburger, al suo imperialismo cruento e al suo nichilismo relativistico.
Insomma, l’Italia del governo Meloni adesso dovrà spendere, o meglio sarebbe dire sprecare, ben 5 miliardi per sostenere l’infame guerra della Nato contro la Russia. Danari che, teniamo a precisare, si sarebbero potuti e dovuti spendere altrimenti, soprattutto sostenendo a nostro giudizio l’istruzione e la sanità. D’altro canto, Giorgia Meloni ha recentemente asserito di aderire al patriottismo occidentale, vacua e proditoria etichetta buona solo a giustificare l’imperialismo di Washington e a mortificare il vero patriottismo italiano, quello che oggi dovrebbe opporsi, ha detto imperialismo, per rivendicare l’interesse nazionale e soprattutto per rivendicare la propria Costituzione.
Costituzione che, non smettiamo di ricordarlo, prevede, in maniera chiara e distinta diremmo cartesianamente, che l’Italia ripudi la guerra. Ebbene, l’Italia non solo non sta ripudiando la guerra, ma anzi la sta promuovendo con il proprio scellerato sostegno alle ragioni dell’imperialismo della NATO, L’Italia, infatti, sta fornendo armi all’Ucraina che vengono poi utilizzate direttamente per colpire la Russia di Putin. Se non è questo il propiziare la guerra, non so davvero cosa sia.
Insomma, una volta di più l’Italia si rivela indegna della propria storia e della propria civiltà. Da scrigno della cultura e da culla della civiltà occidentale, l’Italia sta diventando sempre più una colonia piegata a Washington e al suo nichilismo. L’Italia, che vi siano governi della destra bluette neoliberale o governi della sinistra fucsia neoliberale, sempre meno in grado di difendere il proprio interesse nazionale e di tutelare la propria storia, la propria civiltà, il proprio passato.
Ecco perché oggi chi realmente ami l’Italia deve giocoforza opporsi alle politiche filoimperialistiche, filobancarie e ultraliberiste dei governi sempre più ridotti a maggiordomi dell’imperialismo di Washington. Questo è il punto fondamentale sul quale bisogna richiamare sempre di nuovo l’attenzione.
RadioAttività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro