Un derby di Milano spettacolare, vinto con pieno merito dal Milan di Fonseca. Il 2 a 1 finale sta addirittura stretto ai rossoneri che hanno giocato una partita quasi perfetta per intensità, coraggio e voglia di vincere. L’Inter è rimasta in partita bene nel primo tempo, salvo cedere il campo nella ripresa. Già dai primi minuti si è visto l’approccio differente delle due squadre.
Il Milan inizia il derby con una intensità e una convinzione mai viste in stagione, attacca con le 4 punte schierate da Fonseca (Morata, Abraham, Pulisic e Leao) e lascia l’Inter stordita da tanto ardore agonistico. La spinta rossonera si concretizza in due iniziative da Solista di Pulisic particolarmente ispirato. La prima serpentina la ferma Sommer, la seconda termina in gol. La giocata di Pulisic è da applausi, dopo aver sfilato la palla dal possesso di Mikhitarian si infila tra i difensori Interisti e di punta spiazza Sommer.
L’uno a zero scuote l’Inter che si riorganizza e ritrova il proprio gioco. Dopo alcune sortite offensive è Lautaro a fare la giocata che porta due difensori a cercare di contrastarlo. L’argentino con la punta serve Di Marco che in area di rigore calcia senza lasciare a Maignan la possibilità di intervenire: 1 a 1. A fine primo tempo il risultato rispecchia quanto visto in campo, con la squadra di Fonseca più determinata e spregiudicata, contro una formazione di Inzaghi più organizzata e consapevole dei propri punti di forza.
Il secondo tempo ricomincia come il primo, con l’impeto del Milan che schiaccia gli interisti nella propria area. Sommer è costretto a diversi interventi decisivi, uno su tutti su colpo di testa di Leao a distanza ravvicinata. Stavolta però il dominio territoriale del Milan non si arresta, l’Inter è sfilacciata e non riesce ad essere efficace in avanti pur esponendosi molto ai contropiede avversari. Da questi ultimi scaturiscono due grandissime occasioni sciupate da Leao e Abraham. Inzaghi prova a cambiare tutto il centrocampo nel tentativo di trovare una gestione palla più efficace, Fonseca prosegue fino al 70esimo con le 4 punte, poi toglie Morata e inserisce Loftus Cheek. Non cambia comunque l’inerzia della partita, concretizzata da Gabbia a due minuti dal 90esimo.
Il suo colpo di testa da palla inattiva consegna il derby al Milan di Fonseca che se lo prende con pieno merito. L’esonero del portoghese non sarà tema della prossima settimana, è lui il principale artefice di un successo che mancava da anni.