Il caso che ha coinvolto Maria Rosaria Boccia e l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è esploso lo scorso 26 agosto, quando Boccia, un’influencer attiva sui social, ha pubblicato un post su Instagram in cui annunciava la sua nomina a “consigliere del ministro per i Grandi eventi”. Da quel momento, è iniziata una spirale di smentite, dichiarazioni pubbliche contrastanti e polemiche che hanno investito il ministero e alimentato la cronaca politica.
Tutto è cominciato con un post su Instagram, in cui Boccia ringraziava per la sua nuova carica ministeriale. Un messaggio che ha sollevato interrogativi immediati, suscitando una serie di reazioni sia tra i giornalisti sia tra gli utenti sui social media. La vicenda è rapidamente diventata oggetto di gossip e polemiche. A complicare ulteriormente la situazione, Boccia ha continuato a condividere materiale che sembrava confermare la sua versione, sollevando ulteriori dubbi sull’operato del ministro Sangiuliano.
Il culmine della vicenda è stato raggiunto quando, nel giro di pochi giorni, sia Maria Rosaria Boccia che il ministro Gennaro Sangiuliano hanno rilasciato interviste in cui fornivano versioni opposte dei fatti. Mentre Boccia ha continuato a sostenere di aver ricevuto una nomina ufficiale, il ministro ha negato qualsiasi coinvolgimento formale, cercando di prendere le distanze dall’influencer.
Le tensioni sono infine sfociate in una crisi interna al governo. Dopo una prima richiesta di dimissioni respinta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Sangiuliano ha presentato nuovamente le proprie dimissioni, che questa volta sono state accettate.
L’opinione di Enrico Michetti