Sarebbero 1600 i siti di Hezbollah colpiti dall’inizio del nuovo attacco israeliano in Libano.
“Tiratevi fuori dai guai ora – dice Netanyahu ai civili libanesi – non lasciate che Hezbollah metta in pericolo le vostre vite e quelle dei vostri cari“, ma il bilancio dei morti è alto: circa 500 le vittime tra cui 35 bambini, confermano le autorità di Beirut.
L’obiettivo del raid? Ali Karaki, numero 3 di Hezbollah, “ferito ma non ucciso” riporta Haaretz. Un attacco, dice il premier israeliano, atto a “prevenire”: “Non aspettiamo la minaccia, la anticipiamo“. Il Libano contrattacca con 20 razzi verso il nord di Israele e la preoccupazione sale nel mondo per ciò che accade in Medio Oriente. La Cina condanna “gli attacchi indiscriminati contro i civili”.
Intervistato da Francesco Borgonovo commenta Davide Piccardo, direttore editoriale de La Luce.
“Basta ricordare il fatto che Hezbollah è nato 42 anni fa, nel 1982, proprio in concomitanza e a causa di una delle guerre di Israele contro il Libano. Quindi sostanzialmente Hamas, Hezbollah, tutti i movimenti di resistenza che oggi stanno combattendo contro Israele sono una creazione di Israele, indirettamente. Intanto Israele occupa illegalmente una parte del Libano. L’ha occupata nell’ultima guerra del 2000 a un ritiro sempre in un conflitto con Hezbollah, quindi c’erano territori legittimamente appartenenti al Libano occupati dallo Stato d’Israele, quindi partiamo da qua, così come occupa illegalmente secondo il diritto internazionale le alture del Golan che appartengono alla Siria, così come occupa illegalmente i territori acquisiti nel 1967, quindi Gerusalemme Est, la Cisgiordania e Gaza. Perché poi anche lì, sempre secondo il diritto internazionale, non è che quel ritiro effettuato da Sharon nel 2005 pone fine all’occupazione, è semplicemente un ritiro, ma resta l’assedio che è una forma di occupazione“.
“Israele fa le guerre in risposta? Questo è uno dei miti della propaganda israeliana, è sempre un ribaltamento delle relazioni di causa-effetto delle cose, è come dire che Israele sta conducendo la guerra a Gaza in risposta ad un attacco. Si fa partire, l’ho detto all’inizio perché è molto importante questa cosa, se noi facciamo partire la storia in maniera arbitraria da una data, non capiamo niente di quello che sta succedendo: la guerra inizia prima del 7 ottobre“.
L’analisi completa a Punto & Accapo | 24 settembre 2024.