Arriva il conto del Green Deal 2021-2022: rischiamo un’ondata di licenziamenti?

Negli Stati Uniti sono pronti per una riduzione dei tassi. E in Europa? La banca centrale europea continua a vedere problemi ovunque nella riduzione dei tassi e come sempre ha fatto, attenderà le mosse americane copiando le politiche americane anche sulla moneta.

D’altronde, è possibile attuare una politica monetaria propria, autonoma, senza tutti gli altri presupposti, è una cosa che io vi dico da anni, è impossibile. I problemi che pesano in Europa ora sono la produttività ferma, l’aumento del costo del lavoro, la riduzione dei profitti per le imprese. La soluzione non può nemmeno essere quella dello scaricare sul consumatore l’aumento dei prezzi dei salari perché, come sappiamo, questo genera un effetto a spirale.

Già nel 2022 e nel 2023 le imprese avevano scaricato sul consumatore l’aumento dei prezzi energetici, generando degli extra profitti. La Banca Centrale Europea vuole ora contrastare un’altra azione di questo tipo, ma come agire? Un aumento della produttività in grado di assorbire il maggiore costo della produzione può avvenire soltanto con degli investimenti, ma come effettuare dei nuovi investimenti con dei tassi di interesse così elevati? Questa è la domanda che ci si pone e si rischia di entrare in una spirale rischiosa se non si vede questo scenario all’orizzonte.
Fondamentale allora ripartire con gli investimenti nel settore imprenditoriale privato, unico strumento di investimenti per incrementare produttività e consentire alle imprese di assorbire l’aumento dei salari.

Ma lo scenario contrario quale sarebbe? Sarebbe un’ondata di licenziamenti. Se in altri termini le famiglie non recuperano il potere d’acquisto perso ci sarà un circolo vizioso perenne nel quale bisogna assolutamente evitare di cadere, e tutto questo purché si parli di una politica industriale seria e non fallimentare come quella avviata. Il cosiddetto Green Deal europeo del 2021-2022 era completamente orientato sulla transizione energetica fondato su una regolamentazione folle, lontana da delle logiche industriali di produttività e di efficienza.

Questa è la burocrazia miope all’europea. Io tutti i giorni faccio consulenza agli imprenditori e vi posso dire che ormai loro sono molto lontani dalla visione della politica nella quale non credono più. Non credono più all’Europa, non credono più alla burocrazia non credono più alla giustizia di norme che vanno ad impattare su tutto quello che loro devono fare.

Gli imprenditori hanno una visione molto diversa delle cose.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi