A quanto pare i vaccini anti-Covid non erano anti-Sars CoV 2.
A scriverlo nero su bianco, per la prima volta dopo anni dall’inizio della pandemia, è stata l’Agenzia Italiana del Farmaco.
“Nessun vaccino Covid-19 approvato presenta l’indicazione <<prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars CoV-2>>”.
Così l’AIFA risponde all’associazione Arbitrium PSG. Costituisce in effetti notizia l’ammissione sul vaccino, dacché negli anni precedenti decreti legge e dichiarazioni avevano fatto intendere altro. La legge 44 del 1 aprile 2021, ad esempio, parlava infatti di “somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezione da SARS-CoV -2″. Da diverse sponde si contesta alla notizia che, in realtà, “si sapeva già”.
Tuttavia, lo stesso ex ministro della salute Roberto Speranza scriveva in una circolare sulla campagna vaccinale risalente al gennaio 2021 che “qualora uno o più vaccini si mostrino in grado di prevenire l’infezione, si focalizzerà l’attenzione anche sulla riduzione della trasmissione”. Si evince il dubbio dell’allora ministro.
In diretta a Un Giorno Speciale commentano la presidente e la vicepresidente di Arbitrium PSG, l’avv. Valeria Panetta e l’avv. Manola Bozzelli.
“Si tratta di un’istanza di accesso agli atti – spiega l’avv. Panetta – un cosiddetto FOIA, Freedom of Information Act che consente a ogni cittadino che abbia un interesse qualificato e legittimo di richiedere all’amministrazione pubblica determinati chiarimenti in ordine, in questo caso alla questione vaccinale. Noi abbiamo spedito questa istanza per l’accesso il 20 giugno e abbiamo ricevuto una risposta il 19 luglio.
Ci ha confessato candidamente, mettendolo per iscritto finalmente per la prima volta, che questo vaccino non previene l’infezione da SARS-CoV-2, con tutti gli sviluppi che può avere questa risposta sul decreto legge 44“.
“In questo momento – commenta l’avv. Bozzelli – noi dobbiamo fare un’opera di semina, di consapevolezza fondamentale, perché questa notizia così importante, così prepotente, che cambia tutta l’ottica che è stata narrata in questi anni, deve arrivare proprio a chi purtroppo, ai noi, ha creduto. È importante che quelle persone che indotte a discriminare i propri amici, parenti, familiari, piuttosto che colleghi, vengano messi nell’avviso che questo era assolutamente una bugia, una bugia colossale che abbiamo svelato essere stata determinata da chi ci governava. Una manciata di giorni fa, una nota trasmissione mainstream su Rete 4 mandava in onda un servizio parlando di questa verità, però sottacendola, cioè facendola passare per una scoperta dell’acqua calda che si conosceva già dall’inizio“.
Home Video