Riparte “l’onda” di AfD in Germania: Giarrusso da Borgonovo ▷ “Spaventano di più certi titoli”

AfD vince in Germania: alle elezioni regionali in Turingia il partito tedesco anti-sistema detiene il 33,5% dei voti.
Alta l’affluenza, che è stata del 73,5% circa. Seguono i popolari col 24,5%, mentre crollano i socialdemocratici: il partito di Scholz ottiene il 6,6%. Sotto la soglia di sbarramento invece i Verdi. “La volontà dell’elettorato non si lascia ignorare a lungo”, ha detto la leader di AfD Alice Weidel. “I cordoni sanitari sono antidemocratici”. Mentre infatti ora il partito citato da molti come “ultradestra” chiama il potere, la coalizione di governo incita alla resistenza: “AfD è una vera messa alla prova per la nostra democrazia. I cordoni sanitari devono reggere”.
La notizia del successo, il primo nella storia del partito, ha scatenato allarmi anche in Italia. La Repubblica la definisce in prima pagina “l’onda neonazi“.

Qual è il problema dell’estrema destra? Perché la ritengo pericolosa?“, si chiede Dino Giarrusso in diretta, ex europarlamentare e giornalista.
Perché si rifà, parte dell’ideologia di estrema destra, a regimi criminali che hanno insanguinato l’Europa, in particolare l’Italia e la Germania e che quindi mi mettono molta paura. Ma come si combatte questo? Facendo il salottino qui a Roma o in qualunque altra città dove i quattro amici molto benestanti si dicono <<Oddio, che schifo la gente che vota a destra>> e poi ordinano caviale? No, non funziona così. Bisognerebbe far capire alle persone perché l’estrema destra può essere pericolosa, come qualunque estremismo peraltro, perché l’estremismo religioso è pericoloso, come l’estremismo di sinistra in altre zone del mondo. A me quello che spaventa di chi si dovrebbe opporre a questo pericolo potenziale, perché è un pericolo solo potenziale al momento, è fare quei titoli e mai analizzare perché la gente vota. In democrazia se la gente vota l’estrema destra o l’estrema sinistra è perché vuole l’estrema destra o l’estrema sinistra“.

Ascolta l’intervento da Francesco Borgonovo.