Richiesti 6 anni di carcere per Salvini sulla vicenda Open Arms ▷ L’analisi di Giarrusso e Borgonovo

L’ex Ministro degli Interni e attuale Ministro dei Trasporti Matteo Salvini è al centro di un processo legato alla vicenda della nave Open Arms, risalente all’agosto 2019, quando era Ministro dell’Interno. L’accusa sostiene che Salvini, impedendo lo sbarco di 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla ONG spagnola Open Arms, abbia abusato dei suoi poteri. La Procura di Palermo ha richiesto una condanna a sei anni di reclusione, sostenendo che Salvini avrebbe anteposto la difesa dei confini nazionali ai diritti umani, creando un “caos istituzionale” con le sue decisioni.

Durante il processo, la difesa di Salvini ha sottolineato che il ministro agì nell’interesse della sicurezza nazionale e nel rispetto delle politiche migratorie concordate con l’allora governo. Il leader della Lega ha respinto le accuse, definendo il procedimento un “processo politico” volto a punirlo per le sue scelte contro l’immigrazione irregolare. La vicenda, secondo Salvini, rientra nel quadro di una strategia più ampia per criminalizzare chiunque si opponga alle politiche migratorie permissive.

La richiesta di condanna ha suscitato forti reazioni politiche. La premier Giorgia Meloni ha espresso piena solidarietà a Salvini, difendendo le sue azioni come legittime e necessarie per proteggere il paese. Questo caso, profondamente divisivo, riflette le tensioni politiche e sociali sul tema della gestione dei flussi migratori e delle politiche di sicurezza nazionale in Italia e in Europa.

Bisogna fare un po’ di chiarezza sulla questione” ha commentato Dino Giarrusso ai microfoni di Francesco Borgonovo “per quello che riguarda Conte, Toninelli e Trenta, tutti e tre avevano espresso parere contrario a quella che poi è stata la scelta di Salvini, avevano chiesto di far sbarcare i migranti. Io non credo che ci siano corresponsabilità politiche in questo caso, ma ci sono certamente corresponsabilità di chi ha eseguito quell’ordine. Quello che davvero mi addolora è il dover assistere all’ennesimo scontro magistratura-politica: il fatto che un ministro dell’interno che dal profilo del Viminale attacchi la magistratura è un cortocircuito che fa malissimo all’Italia, lo abbiamo già visto nel caso Toti

Ascolta l’analisi integrale di Dino Giarrusso e Francesco Borgonovo qui | Punto e Accapo 16 Settembre