Le dimissioni dell’ormai ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sembravano rappresentare il punto definitivo sulle polemiche che lo hanno coinvolto. Così non è stato. Di Maria Rosaria Boccia si continua a parlare, in primis perché la stessa continua imperterrita nel sostenere le proprie tesi via social. Sangiuliano, intanto, annuncia tramite i propri legali la volontà di intraprendere azioni legali per chiarire la questione di fronte a un tribunale. Per la stampa la questione continua a tenere banco, si discute sulla veridicità delle affermazioni della Boccia, sulla convergenza delle questioni sentimentali e lavorative all’interno del dicastero che avrebbero compromesso la posizione dell’ex Ministro.
A seguito delle dimissioni di Sangiuliano e della promessa di azioni legali, Dino Giarrusso ha parlato della questione ai microfoni di Francesco Borgonovo: “Non mi sembra un grande spettacolo tutta la vicenda, non stiamo parlando di una vicenda privata, bensì di un ministero. Tu puoi avere le amanti e fare quello che vuoi nel privato, non devi portartele in ministero, non devi mai mischiare il lavoro con le questioni sentimentali, soprattutto se si tratta di un ruolo istituzionale pagato con soldi pubblici. La grande cavolata che ha fatto Sangiuliano è stata mischiare questa relazione con il ruolo istituzionale che ricopriva. Lo ritengo un errore assurdo e trovo giusto che si sia dimesso, sicuramente mettere la propria vita privata con un ruolo pubblico è una follia e l’ha pagata cara“
Secondo Annarita Di Giorgio, ci sarebbero ancora molte cose da chiarire su questa situazione: “Io credo che quello che è accaduto è pieno di controversie. Questo amichettismo che viene fuori nelle interviste a sinistra dimostra che c’era un sistema di potere che era stato colpito da Sangiuliano. Si sono incastrate delle figure che hanno colpito la persona e non il ministro. Non si dà un ruolo alla propria amante al ministero, questo è sicuro, ma, ad oggi, c’è stato qualcuno che ha messo in discussione il curriculum di Maria Rosaria Boccia? C’è stato qualcuno che si è informato realmente sulle competenze di questa persone e sulle sue esperienze lavorative? Nessuno, a partire da chi la stava nominando. Perché non l’ha fatto nessuno? Molto semplice. Ad oggi, se dovessimo andare a verificare tutte le nomine fatte sia dalla sinistra che dalla destra, chi ci può smentire davvero che non ci siano persone nominate sulla fiducia, senza avere i requisiti adatti?”
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