L’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rinnovato le sue dimissioni inizialmente respinte da Giorgia Meloni. Al suo posto arriva Alessandro Giuli, che solo due anni fa aveva sfiorato la nomina ma che ora ottiene il lasciapassare dalla Premier in seguito al caso Boccia. L’imprenditrice verrà denunciata dall’ex ministro, come riferito dall’avvocato, in riferimento ai reati di tentata estorsione e violazione della privacy.
Per parte sua Maria Rosaria Boccia ha detto a La Stampa che il ministro è ancora ricattabile, “senza però scendere troppo nei particolari“, come commenta seccamente l’editorialista Tony Damascelli.
“Questa vicenda mi ha dato l’idea di come certe storie personali di personaggi pubblici possano mettere in crisi un intero sistema. Questo è abbastanza paesano per tutti i protagonisti. Per un uomo di cultura che è caduto nel classico tranello di noi uomini, e per una donna che ha approfittato della propria perizia e bellezza“.
E’ una vicenda che è anche segno del tempo secondo Damascelli: “Nessuno di noi in tempi diversi poteva immaginare che sarebbe stato ricattato da persone con le quali c’è stata una relazione. Questa non è una commedia italiana, ma una commedia miserabile che verrà utilizzata ancora dalle opposizioni – ma questo non deve stupire – in seguito alla quale ora si deve tornare a parlare dei problemi. Dico questo non per fuggire dalle responsabilità dell’ex ministro, ovviamente“.
Ascoltate il commento a ‘Lavori in Corso’ | 6 settembre 2024