Il giornalista e scrittore Andrea Cionci segue ormai da anni le vicende legate al Vaticano, in particolare ne ‘Il Codice Ratzinger’ ha esposto un’inchiesta sulle dimissioni di Ratzinger e sulla successiva legittimità pontificia di Bergoglio, suo successore. C’è chi contesta tale posizione e il Codice ne evidenzia le varie posizioni e critiche al riguardo, in primo luogo provenienti da Carlo Maria Viganò che si è sempre posto in contrasto con lo stesso Cionci senza però voler sentire ragioni, prove o confronti diretti.
“La questione sebbene sia enorme ed articolata nel succo è semplice: Papa Benedetto (come tutti i papi post conciliari) è stato oggetto di un attentato di enormi pressioni che si togliesse di mezzo e cosa ha fatto? Ha fatto come Gesù, si è fatto metter e in croce, si è sacrificato, ma in questo modo ha portato alla redenzione la Chiesa. Molti non capiscono quello che ha fatto Benedetto perché preferirebbero un Papa che mette al muro i modernisti, gli eretici, che fa le fosse comuni, come se fosse un dittatore ecc. è ridicolo”.
Sulla questione il giornalista ribadisce ai nostri microfoni che, nonostante le prove fornitegli in merito all’ufficialità dell’abdicazione trattatasi sopra, lo stesso Viganò non accetta visite e similari: “Ho cercato di farmi ricevere per spiegargli la situazione ma niente, ancora mi combatte a spada tratta”.
Inoltre, sull’abdicazione in sé, si è espresso in questa occasione anche Fabio Duranti, definendo la rinuncia da parte di Benedetto XVI (ricordiamo essere Ratzinger) ‘una cosa triste, un colpo al cuore’: “Il suo ‘abdicare’ per noi è stata una cosa molto triste e l’arrivo del nuovo pontefice ci ha lasciati simpaticamente colpiti all’inizio poi però il vero cristiano e cittadino del mondo qualche domanda se l’è posta. Anch’io l’ho fatto, devo dire che disprezzo la posizione del Pontefice sulla posizione della pandemia.
Mai mi sarei aspettato che un pontefice non promuovesse nei confronti dei sacerdoti l’aiuto alle persone malate. Quando qualcuno era malato c’era il ‘fuggi fuggi’, dai medici alle persone, ai sacerdoti. Tutti a scappare, una volta si andava dai lebbrosi, adesso si scappa da un’influenza”.
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