Meloni accoglie Zelensky a Cernobbio e non perde occasione per assicurare supporto all’Ucraina

L’Italia del governo di Giorgia Meloni continua senza posa a coprirsi di ridicolo e risulta ogni giorno più indegna della sua gloriosa storia, da Dante Alighieri a Machiavelli, da Gioberti fino a Benedetto Croce. L’ultima vicenda che va decisamente in questa direzione non propriamente entusiasmante è quella della discussa e controversa presenza del Guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, al forum di Cernobbio. Qui il Guitto si è incontrato con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha assicurato che il supporto all’Ucraina del Guitto continuerà senza tregua.

Giorgia Meloni ha disinvoltamente asserito che quella dell’Ucraina è una forma di legittima difesa che deve essere supportata. Bisognerebbe chiedere pacatamente a Giorgia Meloni come possa seriamente ella parlare di legittima difesa in relazione a una Ucraina che ha recentemente invaso il territorio russo, peraltro impiegando le armi inviate dall’Europa e dall’Italia, in chiave evidentemente offensiva e non difensiva. Oltretutto Giorgia Meloni dovrebbe sapere abbastanza bene, almeno si spera, che la Costituzione italiana prevede il ripudio della guerra, non certo la sua promozione.

Ed il resto, per essere molto precisi e senza nemmeno aver bisogno di un dottorato ad Harvard per capirlo, mandare le armi all’Ucraina, che a sua volta le usa per colpire il territorio russo, significa appunto promuovere la guerra e dunque uscire dallo spirito e dalla lettera della nostra Costituzione. E mentre il governo continua sciaguratamente a sostenere le ragioni imperialistiche di questa guerra, che è poi la guerra della NATO contro la Russia, Sempre più voci critiche si sollevano dal mondo della società civile, ad esempio anche dalle imprese, le quali stanno scontando le conseguenze disastrose e scellerate della rottura dei rapporti con la Russia. Da più parti, in effetti, si principia a comprendere l’assurdità di questa guerra, che di fatto è diventata anche una surreale guerra contro l’economia nazionale italiana.

Il tutto per supportare le ragioni scellerate dell’imperialismo a stelle e strisce, quello che sta impiegando l’Ucraina del guitto Zelensky come semplice instrumentum belli in funzione antirussa. Le sanzioni alla Russia, ad esempio, sono state l’apice di questa follia, soprattutto se si considera che non hanno danneggiato il sanzionato, ma hanno recato grandissimo documento al sanzionante, soprattutto al suddetto mondo economico della nostra Italia. e dire che questo ridicolo governo genuflesso al padrone di Washington si era pure riempito la bocca di parole come interesse nazionale, patria e sovranità.

Sic transit gloria mundi. Possiamo dirlo senza tema di smentita, l’Italia oggi ha smarrito completamente la propria dignità. e sta svolgendo sic et simpliciter la parte di una colonia al servigio di Washington e delle sue ragioni.

Una colonia talmente nemica di se stessa che non soltanto favorisce e promuove guerre non richieste, non necessarie e tali da contrastare con lo spirito e con la lettera della propria Costituzione, ma di più fa guerre che vanno a nuocere all’Italia stessa e alla sua economia. secondo la figura delle sanzioni che recano un documento al sanzionante e non al sanzionato. Davvero la situazione è tragica senza riuscire in alcun modo a essere anche solo vagamente seria.

RadioAttività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro