Arrivano multe a chi non rispetta la legge Lorenzin ▷ “Certi green pass esistono ancora”

Abbiamo visto nei giorni scorsi che si è mosso qualcosa riguardo alle multe, quelle per il Covid, cioè per chi non si era vaccinato e si è beccato la multa. Però c’è un altro tipo di multe che in particolare in alcune regioni, quelle che sono scaturite dalla legge Lorenzin, continuano a piovere.
Nell’estate 2019 l’Ausl Romagna inizia una campagna di sanzioni amministrative, appunto ai sensi della legge Lorenzin. Queste famiglie, molte famiglie, hanno deciso di impugnare le sanzioni con la richiesta di audizione, che è prevista peraltro dalla norma, e mentre si stava compiendo il quinquennio prescrittivo, dall’estate di quest’anno cioè luglio del 2024, l’Ausl Romagna ha cominciato a forzare la mano una notifica di centinaia di ordinanze e ingiunzioni per rigettare gli scritti difensivi delle famiglie e obbligarle a pagare una sanzione che equivale quasi a 200 euro.
Matteo Montevecchi, consigliere regionale, sta partecipando alla battaglia legale e ha fatto il punto da Francesco Borgonovo:

“E’ una cosa vessatoria perché da un lato alcuni sono al limite della prescrizione, ma quel che è curioso, quello che mi è stato segnalato e che è veramente assurdo, è il fatto che queste ordinanze e ingiunzioni sono state notificate oltre il quinquennio, quindi seppure le sanzioni siano di fatto già prescritte.
E questo per cosa? Per costringere le famiglie alla scelta forzata tra, da un lato, il pagamento immediato di queste sanzioni, oppure ricorrere al giudice di pace territoriale spendendo comunque denaro per poter vedere annullate le sanzioni.

Io lo dico molto chiaramente che la mia intenzione non è quella di innescare un derby tra varie posizioni. Semplicemente le famiglie dovrebbero essere libere, come accade in tanti Stati europei.

“Poi, nella mia interrogazione, tra l’altro una delle ultime che ho presentato, in questo mandato, visto che a breve si va al voto, ho chiesto proprio se le istituzioni sanitarie intendono proseguire questa politica, perché alla fine queste sono scelte anche più politiche che sanitarie se vogliamo, come abbiamo visto con il Covid e con il Green Pass. Se intendono proseguire questa scelta politica di punire, sanzionare le persone, le famiglie o se, come dovrebbero fare, intendono svolgere più un’azione informativa di confronto, di dialogo con queste famiglie, quello che purtroppo non è stato fatto”.

Ascolta l’intervista completa nel video.