Come cresce una cellula tumorale e differenze tra terapia classica e Terapia Di Bella

Perché ho scritto questo libro? Per informare la gente che ci sono delle situazioni, delle patologie, in cui qualcosa si può fare. Ovviamente con molta prudenza, con molta umiltà perché i miracoli li fa il Padre Eterno. Ma in tutta franchezza vi dico che qualcosa di più si può fare oggi. E se si può fare perché non lo facciamo?“.
Il dottor Giuseppe Di Bella non ne ha mai fatto un segreto: la critica alle terapie tradizionali nella lotta al cancro non è da intendersi per intero. “Delle cose utili vengono fatte, il problema è che sono temporanee a causa dell’adattabilità di quelle cellule. Ecco perché a un certo punto sono costretti a operare”.
Di contro, non esiste alternativa che possa garantire una guarigione completa al 100%, “ma qualcosa in più certamente si può fare”. Cosa esattamente?
Per esempio fare prevenzione in modo diverso, ma elementi differenti nella Terapia Di Bella sono presenti sia in funzione preventiva che a guarigione in corso.

Abbiamo avuto dei casi di remissione di osteosarcomi giovani: ragazzi se non bambini. Loro non ne hanno. Questo perché nel bambino l’osteosarcoma con metastasi polmonare ha un margine di sopravvivenza che non è molto distante dallo zero. Noi abbiamo pubblicato una trentina di casi e abbiamo spiegato il perché. il motivo è molto semplice: cosa utilizzano le cellule tumorali per crescere? L’ormone della crescita. Dove cresce di più l’osteosarcoma? Nella parte terminale dell’osso. In quel punto lì si concentra l’ormone della crescita, ma contemporaneamente c’è un picco negativo della melatonina: il picco negativo di quest’ultima e il picco positivo dell’ormone mi crea le condizioni di una crescita esponenziale delle cellule tumorali. Dando gli elementi classici della terapia, qualcuno dei pazienti che avevamo siamo riusciti a riacchiapparlo per i capelli, ma con enorme difficoltà. Perché se fai fare la terapia Di Bella a un minorenne ti tolgono la patria potestà“.
Impossibile da spiegare in poche righe gli altri 24 casi esaminati nell’ultimo libro “Prevenzione Antinfettiva e Antitumorale”, anche perché di caso in caso ci sono protocolli differenti.
Ecco perché il professore ne ha discusso diffusamente nella conferenza all’Hotel Carlton di Bologna di sabato 28 settembre di cui qui vi riportiamo gli estratti.

Gli altri interventi

PARTE 1: https://youtu.be/X3kEZBTfseA

PARTE 2: https://youtu.be/uhQNDEjp0so

PARTE 3: https://youtu.be/u4_K_zPUKJY

PARTE 4: https://youtu.be/xOD-vXDIpQM

PARTE 5: https://youtu.be/ZarpTHoGbXU