“Stangata da 3 miliardi sugli automobilisti”: è un falso allarme, ma la direzione è segnata

In Italia si è acceso un dibattito sul presunto aumento delle accise del gasolio scatenato da delle voci basate su di un documento del piano strutturale di bilancio di medio termine del ministro onorevole Giancarlo Giorgetti.

Nel testo del documento, a pagina 11, si menziona la necessità di allineare il sistema fiscale agli obiettivi di transizione ecologica, senza ulteriori dettagli concreti. A pagina 119 si parla di un possibile allineamento delle accise tra diesel e benzina come leva strategica per migliorare l’efficienza fiscale e sostenere la famigerata transizione energetica. Nonostante manchi un provvedimento ufficiale, il dibattito è esploso con alcuni giornali come Il Fatto Quotidiano che hanno parlato di una stangata da 3 miliardi sugli automobilisti.

Tuttavia, non esistono ancora dei testi legislativi o annunci concreti che confermino un ulteriore aumento delle accise.
In questo clima di ulteriore incertezza, il dibattito sulle accise sui carburanti sembra essere diventato una chiacchiera da bar dello sport.
E non una discussione basata su fatti concreti.

Al momento non ci sono delle definizioni ufficiali né documenti con un valore legale che confermino un aumento delle accise sul gasolio, eppure si moltiplicano ipotesi e previsioni catastrofiche alimentando secondo alcuni un allarmismo ingiustificato e forse invece che speculare su scenari incerti sarebbe più sensato aspettare, secondo altri, che vengano presentati dei dati e delle azioni concreti prima di avviare una discussione seria e fondata. Ma io penso che tuttavia qui ci siano delle indicazioni di lungo termine ben precise. La politica green non è certo una novità di oggi.

Le normative ESG con una forte connotazione ideologica verso l’environment, verso il green, non sono una novità di oggi. Io parlo tutti i giorni con imprenditori: mi dicono che non vediamo più robot per le automobili, perché nessuno compra più le automobili, perché la deriva green sta portando a non avere più investimenti nelle auto, mentre qualcuno in organizzazioni importanti parla di ristrutturazione e conversione bellica.

Cioè, che ci siano delle tendenze in atto molto ideologiche e secondo me molto pericolose è un fatto. Poi che non ci siano ancora conferme dell’aumento dell’accise è un altro fatto. Ma certamente intanto io vi do la notizia.

Qui si sta andando verso una ideologia green che a me non piace.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi