Il pareggio contro il Belgio l’ascia l’amaro in bocca. L’Italia di Luciano Spalletti è reduce da ottime prestazioni in Nations League, dalle due vittorie contro Israele e Francia al 2-2 portato a casa contro i diavoli rossi. Gli episodi hanno condizionato la partita: l’espulsione di Pellegrini al 40esimo del primo tempo lascia gli azzurri in dieci e cambia il corso del match. Fino a quel momento la prestazione è stata più che positiva, due gol in meno di mezz’ora, nati entrambi da due azioni corali ben costruite. Al termine della prima frazione di gioco il Belgio accorcia le distanze, per poi annullarle definitivamente nel secondo tempo. Contestati due episodi dubbi che buttano benzina sul fuoco delle polemiche sui calci di rigore concessi nelle competizioni internazionali.
Gianni Visnadi ha commentato ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News gli episodi che hanno condizionato il match: “Vorrei condividere una piccola riflessione.
Se sono l’unico in Italia a pensare che l’espulsione di ieri sera sia stata un po’ troppo severa – e se così fosse, mi scuso, perché evidentemente sbaglio io – allora ci rifletterò ulteriormente. Ho letto i giornali e visto la televisione, e mi sembra che il fallo in questione, pur essendo un intervento in ritardo (il mio vecchio amico li chiamava “falli da brocco”), non abbia causato danni. Non è che un giocatore debba per forza spezzare una gamba per ricevere una sanzione.
Onestamente, a me il cartellino giallo sembrava la decisione corretta, anche perché l’arbitro, ben posizionato, aveva valutato così. Poi, però, nel calcio di oggi, dominato dalla televisione, si analizza ogni cosa al dettaglio. Guardiamo il fermo immagine e vediamo il piede a martello, ma non è un piede a martello a cinque centimetri da terra. Io ho molte perplessità; se però sono l’unico a pensarla così, probabilmente è perché sono vecchio e sbaglio io.
Questo riapre il tema di come certi episodi, rivisti al rallentatore, alla moviola o attraverso i fermo immagine, appaiano più cruenti. Nel secondo tempo c’è stato un rigore grande come una casa non assegnato contro il peggior difensore. Bastoni è un rigore enorme.
Quindi mi trovo a riflettere: non viene dato un rigore evidente, ma viene concessa quell’espulsione“.