Malattie mentali e lucro: il limite che non deve essere superato | Documentari Rai [II parte]
Ricordiamo che nel 2005 la Rai mandava in onda un’inchiesta a cura di Silvestro Montanaro intitolata “Inventori di malattie”. Questo documentario, ha affrontato un tema delicato e controverso: il #diseasemongering, ovvero la creazione o amplificazione di malattie per fini commerciali. L’inchiesta si concentra sul legame tra l’industria farmaceutica e il modo in cui vengono percepite e trattate alcune malattie.
[Qui per la prima parte: Il documentario sparito dagli archivi RAI sugli “inventori di malattie”]
In questa sezione vediamo in prima linea Lisa Cosgrove (ricercatrice) e la sua indagine sui rapporti finanziari tra l’industria farmaceutica e gli autori del DSM, il Manuale Diagnostico Statistico delle Malattie Mentali (definito come ‘Manuale Bibbia della psichiatria’) che classifica e rende ufficiali le nuove malattie mentali che vengono studiate.
Cosgrove scoprì che il brevetto Prozac (il famoso antidepressivo) stava per scadere e di conseguenza la casa farmaceutica produttrice, Eli Lilly, avrebbe perso vari profitti a causa della comparsa sul mercato di farmaci generici rivali meno costosi. Si tratta perciò esclusivamente di interessi e di mantenerli a tutti i costi: ed è in questa modalità che ha agito la casa farmaceutica, trasformando il Prozac in Sarafemme e instituendo una nuova malattia: il disturbo disforico premestruale. Altro non è che tensione e nervosismo prima delle mestruazioni femminili.
Il disturbo è esistente ma non alla portata di pesanti farmaci con principi attivi propri del Prozac stesso.
Il commento e l’analisi dell’inchiesta da parte di Renate Holzeisen e Fabio Duranti.