Le discussioni e le polemiche hanno lasciato spazio ai risultati. Non aveva convinto la prestazione sofferta contro l’Udinese che pur aveva regalato ai rossoneri tre punti fondamentali, ma il copione europeo è ben diverso. Aveva bisogno di un risultato utile, la squadra di Fonseca, per archiviare le sconfitte con Bayer e Liverpool e cominciare a racimolare punti nel girone unico; arriva al Meazza, tra le mura casalinghe, la prima vittoria europea. Contro il Brugge succede tutto nella seconda frazione di gioco, gol ed episodi cardine.
A tirar fuori la testa dal sacco per primo è proprio il Brugge nel primo tempo, mettendo in difficoltà Maignan in un paio di occasioni che potevano rivelarsi fatali, compresa una clamorosa traversa. Servirà mezz’ora abbondante al Milan per assestarsi e impensierire gli avversari. I pericoli arrivano tutti dai piedi dell’onnipresente Cristian Pulisic, che prima si lascia murare da Mignolet in area piccola, poi inventa una traiettoria da calcio d’angolo che beffa difesa e portiere e mette a tabellone il primo gol della gara. Nel finale di primo tempo c’è spazio anche per l’espulsione di Onyedika, intervento rischiosissimo segnalato dal VAR al direttore di gara.
Nel secondo parziale le danze si aprono con una doccia gelata per gli uomini di Fonseca. Il pareggio arriva al 51′ dai piedi di Tzolis, che infila alle spalle di Maignan e conclude un’ottima azione corale condotta dai belgi. Tutto da rifare per il Milan, che in dieci minuti esatti prende coraggio e reagisce d’orgoglio con Reijnders. L’olandese suggella il periodo di grande forma con un gol al 61′, cruciale per risollevare l’umore dei suoi. La squadra la prende in mano lui e, con precisione svizzera, lascia passare ulteriori dieci minuti e con una sola rete sigla tris di squadra e doppietta personale, serata da ricordare sotto i riflettori del Meazza.
Nel finale c’è spazio anche per i record. Con il suo esordio da favola, Camarda diventa il più giovane italiano a esordire in Champions League e anche il più giovane della storia del Milan. Un sogno a occhi aperti ancor più incredibile se il suo gol in zona Cesarini non venisse annullato per fuorigioco.