Serata amara per la Juventus: i bianconeri escono sconfitti tra le mura casalinghe contro lo Stoccarda, beffati dall’ex Atalanta Touré nel finale. Gli uomini di Thiago Motta mettono in scena una prestazione sottotono, complice qualche assenza di troppo, subiscono la pressione forsennata dei tedeschi e un ritmo partita sopra la media.
Il problema della sterilità offensiva persiste: il reparto offensivo impensierisce gli avversari in rare occasioni, troppo spesso non capitalizzate. Un Yildiz spaesato, un Vlahovic poco incidente e un Conceicao volenteroso ma inefficace non riescono a cambiare l’infausta sorte della notte di Champions. Si aprono, a questo punto, ampie riflessioni sulle idee di gioco di Thiago Motta: la Juventus non subisce gol, vero, ma ne fa pochi; il possesso palla c’è, si, ma raramente prende una piega offensiva e verticale che possa condurre ad azioni da gol. La filosofia del neo tecnico bianconero, evidentemente, non ha ancora attecchito sugli interpreti a disposizione e la cosa comincia a preoccupare.
Franco Ordine è insorto ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News denunciando una sopravvalutazione diffusa nei confronti di Thiago Motta: “Molti di voi, troppi forse, lo avevano già cominciato a considerare al pari di Guardiola, se non qualche gradino più su, dopo l’ottima stagione con il Bologna. Vi do un’anticipazione: non lo è affatto. Io sapevo quello che si diceva di lui già da Bologna, ma i risultati lo stavano esaltando e quindi non si poteva discutere. Questa è la vera questione, vi state accorgendo soltanto ora che forse vada ridimensionata un attimo la sua figura?“.