Tra poco meno di due mesi gli statunitensi andranno al voto. Trump sembrerebbe in vantaggio su Kamala Harris, perché, come sottolinea Fabio Duranti: “Se i sondaggi danno un probabile sostanziale pareggio, significa che Trump è avanti di diversi punti”. Il mondo della finanza intanto si muove e cerca di condizionare con il proprio immenso potere gli ultimi mesi di campagna elettorale: “La finanza è feroce, non è interessata ai cittadini, e utilizza i burattini prestati alla politica. Potrebbe con delle scorrettezze ostacolare Trump prima del giorno delle elezioni?”.
La risposta di Alberto Contri non lascia spazio a interpretazioni: “Tutti e due gli attentatori di Trump erano in qualche modo legati a Blackrock. Si stanno giocando le sorti del mondo in questi due mesi. I Paesi del Brics rappresentano due terzi del PIL mondiale. Hanno deciso di lanciare la loro moneta, cosa che potrebbe far perdere potere al dollaro. La fine del dollaro come moneta di riferimento significa la fine dell’impero americano. L’elezione di Trump è una tappa decisiva in questo processo”.
Secondo Borrelli, presidente di Termometro Politico, ci potrebbero essere altri eventi drammatici da qui alla fine della campagna elettorale: “Non è detto che non ci riprovino ad assassinare Trump. I media oggi raccontano quello che vogliono ma la gente non si accorge della mancanza di senso e delle contraddizioni che vengono comunicate”.