Martedì notte si è materializzato l’incubo dei fact checker? Secondo le dichiarazioni di Trump e i piani delineati nel progetto “Project 2025”, una seconda amministrazione Trump potrebbe adottare misure significative per contrastare quello che il tycoon e Elon Musk ribattezzano censura online e fact-checking eccessivo:
Trump ha espresso l’intenzione di rivedere la Sezione 230, che attualmente protegge le piattaforme online dalla responsabilità per i contenuti pubblicati dagli utenti. Questa mossa potrebbe limitare la capacità delle piattaforme di moderare (o censurare) i contenuti.
L’amministrazione potrebbe anche cercare di limitare le pratiche di fact-checking, che Trump considera una forma di censura. Ci sono piani per indagare sulle big tech e sull’FBI per quello che viene descritto come un “regime di censura anti-americano”.
Inoltre, Trump ha dichiarato di voler bloccare gli sforzi federali per contrastare la disinformazione domestica e licenziare i dipendenti coinvolti in tali attività nel Dipartimento di Giustizia, Homeland Security o altre agenzie.
Il piano prevede anche di porre l’FCC e l’FTC sotto l’autorità presidenziale, potenzialmente dando all’esecutivo maggiore controllo sulle politiche di comunicazione.
Queste proposte riflettono la convinzione di Trump che le attuali pratiche di moderazione dei contenuti e fact-checking discriminino l’ideologia conservatrice. Alcuni critici sostengono che tali misure potrebbero effettivamente limitare la libertà di espressione e aumentare la polarizzazione online, anche se al momento questo non accade su X, che potremmo considerare il “laboratorio” di tale piano per ovvi motivi.
Ovviamente l’attuazione di questi piani dipenderebbe da vari fattori, inclusi il sostegno del Congresso e possibili sfide legali.
Nel VIDEO l’editoriale di Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’ | 6 novembre 2024