È arrivato quel momento dell’anno in cui le élite si incontrano per discutere di cambiamento climatico.
La COP (Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), accoglie ogni anno i leader degli Stati impegnati negli accordi di Parigi, sottoscritti da 194 Paesi e dall’UE nel 2015. Nel 2024 l’incontro è a Baku, in Azerbaigian.
E come tutti gli anni, la relazione finale si propone alcuni obiettivi da raggiungere per limitare il climate change.
Il discorso finale del 2024 prevede costi onerosissimi: “almeno 1.300 miliardi di dollari entro il 2035”.
“Una polizza assicurativa per l’umanità”: così ha descritto l’enorme impegno economico Simon Stiell, segretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici. “Questo accordo farà crescere il boom dell’energia pulita e proteggerà miliardi di vite. Aiuterà tutti i Paesi a condividere gli enormi benefici di un’azione climatica coraggiosa: più posti di lavoro, crescita più forte, energia più economica e più pulita per tutti”. Ma c’è un ma: “Come ogni polizza assicurativa, funziona solo se i premi vengono pagati per intero e in tempo”.
Il discorso finale della COP29 non è andato giù all’eurodeputato Jorge Buxadé Villalba: “Un discorso di un altro sociopatico che pensa di avere il diritto di pianificare la nostra società e la nostra economia”.
Guarda qui l’intervento tradotto in aula a Strasburgo.
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