I giudici di Roma hanno di nuovo detto no al trasferimento di alcuni migranti – in questo caso 7 – nell’hotspot installato in Albania di comune accordo con l’Italia. Nella seduta in senato dell’11 novembre PD e M5S plaudono alle disposizioni, in contrasto con il Governo, della magistratura, mentre qualcun altro fa notare la reiterazione di un’invasione di campo che nulla ha a che vedere con il diritto dell’Unione Europea.
Intervenuto nel corso della seduta, il senatore Claudio Borghi ha sollevato il problema, spesso interrotto dai tafferugli in aula:
“Credo che questa situazione sia molto utile per andare finalmente a chiarire un po’ le cose, perché se andiamo su questa china io spero che sia chiaro a tutti in quest’aula che qualsiasi legge noi voteremo qua, se un giudice si sveglia la mattina e dice che secondo lui, a sua assoluta discrezione è contraria neanche a qualche trattato, ma a una qualche sentenza, succede quello che abbiamo visto
C’è un famoso post sui social del Partito Democratico che diceva “noi le cose che facevamo, non le facevamo nell’interesse degli italiani ma nell’interesse dell’Unione Europea”. Certo! Lo sappiamo! E’ sempre stato così, dell’interesse degli italiani gli è sempre fregato zero, però per i migranti invece va benissimo, quindi ovvio che adesso un po’ se la prendono, perché hanno capito che è stato passato il segno, perché qui, signor Presidente, noi non possiamo rischiare che ogni legge, se non è gradita a qualche giudice, senza nessun tipo di controllo venga o disapplicata direttamente o rinviata all’Unione Europea.
Ero rimasto che una volta il giudice poteva rimandare tutto alla Corte Costituzionale, ma se io fossi nella Corte Costituzionale proverei vergogna, perché significa che non contano più nulla nemmeno loro – neanche la consulta – vengono scavalcati e vengono rimandati direttamente alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: la nostra Costituzione non conta più niente per queste persone ed è gravissimo! E io sono convinto che quanto tutto questo arriverà in Commissione Europea, vale a dire l’affare assegnato, per capire le fonti del diritto e la gerarchia del diritto, seguirà una strada per arrivare finalmente ad affermare un principio che per gli altri Paesi è solare, vale a dire che la nostra Costituzione e la nostra legge prevale su tutto. Altrimenti chissà come mai in Svezia (perché ero rimasto che anche loro erano in Unione Europea) la settimana scorsa 22 persone le hanno portate in Iraq. Si immagini un po’, immagini un po’ che paese sicuro potrebbe essere l’Iraq, no? Eppure è in Unione Europea anche la Svezia. Se il diritto è dell’Unione Europea, chi è fuorilegge? Noi o loro? Io credo che siano i nostri giudici a essere fuorilegge e la prossima volta invece di portarli in Albania, li porteremo a casa di questo giudice così magari forse potrà ragionare un po’ meglio. Faremo lì il deposito per fare per studiare le cause”.